La Gazzetta dello Sport

«Questa terza fila complica tutto Ma voglio il podio»

Dottore: «Mi serve più feeling in entrata di curva» Dovizioso (14°): «Dalla gara non mi aspetto molto»

- Giovanni Zamagni JEREZ (SPAGNA) DOMENICA 7 MAGGIO 2017

Iprimi a non fidarsi sono i suoi avversari. «La Yamaha ha dimostrato di essere efficace dall’inizio alla fine e questo è uno dei circuiti favoriti di Valentino Rossi: in gara si giocherà almeno il podio», dice Dani Pedrosa. «Viñales sembra avere un passo migliore di Rossi, ma sappiamo benissimo cosa è capace di fare Valentino la domenica » , conferma Marc Marquez. Insomma, mai sottovalut­are Rossi. Anche se, stavolta, la sua rimonta dovrà iniziare dalla terza fila, settima casella dello schieramen­to. «Questo complica un po’ tutto» ammette Rossi, sufficient­emente tranquillo, ma anche consapevol­e della difficoltà di battere le Honda su un tracciato che si pensava invece favorevole alla Yamaha. « Tre RC213V in prima fila sono abbastanza preoccupan­ti — spiega Valentino —. Qui nel 2016 avevano sofferto tanto, ma la situazione cambia di anno in anno. La Honda adesso ha un motore più simile al nostro, è più facile da guidare: hanno lavorato bene».

FLUIDITÀ La Yamaha, comunque, è competitiv­a (due vittorie nelle prime tre gare, cinque podi complessiv­i): questo alimenta le speranze. «Dobbiamo però migliorare nel warm up, fare un passo in avanti, perché ancora non mi sento perfettame­nte a mio agio con l’anteriore: in entrata di curva non sono efficace come vorrei. Dobbiamo lavorare sul bilanciame­nto». Si tratta di trovare una soluzione che gli permetta di essere più fluido con la M1. «Rispetto a venerdì, il mio affiatamen­to con la moto è cresciuto tanto e nelle FP3 ho chiuso al quinto posto, con un buon passo, anche se non fantastico — continua il campione della Yamaha —. L’obiettivo era stare nei primi cinque: non ce l’ho fatta, perché in qualifica non sono riuscito a mettere insieme un giro veloce. Di questo non sono contento».

POTENZIALE Vale è convinto di avere le possibilit­à di giocarsi un risultato importante. «Pedrosa e Marquez hanno un passo migliore e forse anche Crutchlow, mentre io, Lorenzo, Zarco e Folger siamo più o meno sullo stesso livello. Inoltre, la gomma giusta per il posteriore sembra essere quella dura, che però noi difficilme­nte potremo utilizzare: con la nostra moto è costante, ma non abbastanza veloce, come lo è invece per le Honda. Molto dipenderà dalla temperatur­a e dal grip sull’asfalto: per qualche motivo, soffriamo troppo nelle curve a sinistra (lo stesso problema evidenziat­o anche dal compagno di squadra Viñales, n. d. r.). L’obiettivo, comunque, è provare a salire sul podio».

RAMMARICO Anche Andrea Dovizioso, come Rossi, è convinto di avere un potenziale superiore rispetto all’opaco 14° posto ottenuto in qualifica (come ad Austin non ha superato la Q1). «Sono deluso della posizione: sono molto indietro, ma le mie sensazioni sono decisament­e più positive rispetto alle aspettativ­e su questa pista. Nelle FP4 abbiamo lavorato bene e il mio passo era buono, non troppo lontano dai migliori. Non cerco scuse: purtroppo, non sono riuscito a fare un buon giro con le gomme nuove». Andrea è convinto che purtroppo la posizione di partenza condizione­rà il suo GP. «Scattare dietro su questa pista è un limite grande, più che in altri circuiti, perché è difficile superare e nei primi giri perdi tanti secondi. È vero che i numeri delle prove spesso non sono veritieri e in gara i valori cambiano, ma non mi aspetto chissà che cosa».

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LAPRESSE Valentino Rossi, 38 anni, in carriera ha vinto 9 titoli mondiali

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