«Questa terza fila complica tutto Ma voglio il podio»
Dottore: «Mi serve più feeling in entrata di curva» Dovizioso (14°): «Dalla gara non mi aspetto molto»
Iprimi a non fidarsi sono i suoi avversari. «La Yamaha ha dimostrato di essere efficace dall’inizio alla fine e questo è uno dei circuiti favoriti di Valentino Rossi: in gara si giocherà almeno il podio», dice Dani Pedrosa. «Viñales sembra avere un passo migliore di Rossi, ma sappiamo benissimo cosa è capace di fare Valentino la domenica » , conferma Marc Marquez. Insomma, mai sottovalutare Rossi. Anche se, stavolta, la sua rimonta dovrà iniziare dalla terza fila, settima casella dello schieramento. «Questo complica un po’ tutto» ammette Rossi, sufficientemente tranquillo, ma anche consapevole della difficoltà di battere le Honda su un tracciato che si pensava invece favorevole alla Yamaha. « Tre RC213V in prima fila sono abbastanza preoccupanti — spiega Valentino —. Qui nel 2016 avevano sofferto tanto, ma la situazione cambia di anno in anno. La Honda adesso ha un motore più simile al nostro, è più facile da guidare: hanno lavorato bene».
FLUIDITÀ La Yamaha, comunque, è competitiva (due vittorie nelle prime tre gare, cinque podi complessivi): questo alimenta le speranze. «Dobbiamo però migliorare nel warm up, fare un passo in avanti, perché ancora non mi sento perfettamente a mio agio con l’anteriore: in entrata di curva non sono efficace come vorrei. Dobbiamo lavorare sul bilanciamento». Si tratta di trovare una soluzione che gli permetta di essere più fluido con la M1. «Rispetto a venerdì, il mio affiatamento con la moto è cresciuto tanto e nelle FP3 ho chiuso al quinto posto, con un buon passo, anche se non fantastico — continua il campione della Yamaha —. L’obiettivo era stare nei primi cinque: non ce l’ho fatta, perché in qualifica non sono riuscito a mettere insieme un giro veloce. Di questo non sono contento».
POTENZIALE Vale è convinto di avere le possibilità di giocarsi un risultato importante. «Pedrosa e Marquez hanno un passo migliore e forse anche Crutchlow, mentre io, Lorenzo, Zarco e Folger siamo più o meno sullo stesso livello. Inoltre, la gomma giusta per il posteriore sembra essere quella dura, che però noi difficilmente potremo utilizzare: con la nostra moto è costante, ma non abbastanza veloce, come lo è invece per le Honda. Molto dipenderà dalla temperatura e dal grip sull’asfalto: per qualche motivo, soffriamo troppo nelle curve a sinistra (lo stesso problema evidenziato anche dal compagno di squadra Viñales, n. d. r.). L’obiettivo, comunque, è provare a salire sul podio».
RAMMARICO Anche Andrea Dovizioso, come Rossi, è convinto di avere un potenziale superiore rispetto all’opaco 14° posto ottenuto in qualifica (come ad Austin non ha superato la Q1). «Sono deluso della posizione: sono molto indietro, ma le mie sensazioni sono decisamente più positive rispetto alle aspettative su questa pista. Nelle FP4 abbiamo lavorato bene e il mio passo era buono, non troppo lontano dai migliori. Non cerco scuse: purtroppo, non sono riuscito a fare un buon giro con le gomme nuove». Andrea è convinto che purtroppo la posizione di partenza condizionerà il suo GP. «Scattare dietro su questa pista è un limite grande, più che in altri circuiti, perché è difficile superare e nei primi giri perdi tanti secondi. È vero che i numeri delle prove spesso non sono veritieri e in gara i valori cambiano, ma non mi aspetto chissà che cosa».