La Gazzetta dello Sport

Montella duro «Adesso voglio vedere il furore»

Tecnico non cerca scuse: «Roma superiore come giocatori e come allenatore»

- Marco Pasotto MILANO

Le maledizion­i resistono tutte. Niente vittoria numero 100 in A da allenatore, niente primo successo contro la Roma in campionato: per Vincenzo Montella tutto rimandato alla prossima occasione. Ripassare, prego, anche per il Milan cinese: da quando è arrivato Mister Li i rossoneri non sono più stati capaci di vincere. E dire che ieri sera sarebbe stato assolutame­nte prezioso anche un pareggio: avrebbe permesso di portarsi a più quattro su Inter e Fiorentina, cuscinetto sufficient­e per tenere a bada gli inseguitor­i con una giornata di «bonus». Dopo la partita di andata il Milan era tornato da Roma rinfrancat­o, nonostante la sconfitta, grazie a una prova di personalit­à: ora è lecito chiedersi cos’è cambiato in cinque mesi. Atteggiame­nto, organizzaz­ione, tenuta fisica, può valere più o meno tutto e tutto è probabilme­nte condensabi­le nella sincera analisi del tecnico rossonero: «Senza tanti giri di parole, la Roma ci è stata superiore nettamente, come calciatori e come allenatore. È prevalsa la loro qualità mentre noi spesso sbagliamo la giocata decisiva».

EQUILIBRIO Certo, adesso suonano un po’ beffarde le parole di Montella a Crotone, quando col sorriso aveva definito più agevoli le sfide contro avversari di rango. La realtà dice che questo quattro a uno, casalingo oltretutto, è la sconfitta più pesante del torneo, arrivata sotto gli occhi del direttore esecutivo David Han Li, dell’a.d. Fassone, e anche di Galliani e Barbara Berlusconi. «Un punto sarebbe stato determinan­te – conferma Montella –, ma siamo ancora perfettame­nte in linea con gli obiettivi. Ci giochiamo tutto, o parecchio, con l’Atalanta, che con tutto il rispetto ha un livello tecnico inferiore alla Roma. Ora voglio vedere il furore, la formazione la faranno i ragazzi con il loro atteggiame­nto. Non mi è piaciuta la depression­e che ho visto dopo il tre a uno. Per come si è lavorato meritiamo l’Europa, a cui teniamo moltissimo». Concetto ripreso con vigore da Fassone: «Ho detto a squadra e allenatore che la società tiene all’Europa League, che però deve essere uno step intermedio verso la competizio­ne europea più importante. Dobbiamo sbloccarci, andare a Bergamo giocando da Milan. Il mercato? Ci sono impegni importanti che la proprietà ha preso, il Milan della prossima stagione ci farà divertire». A.D. MILAN

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ANSA Vincenzo Montella, 42

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