MESSAGGIO D’ADDIO «VOGLIO LASCIARE PARIGI»
VERRATTI CENTROCAMPISTA, 24 ANNI, PSG
Comunicazione dalle vacanze. Il Psg: «Non lo vendiamo», ma apre a un aumento Intanto il Barça è pronto
Dopo tutto, basta essere chiari. E Marco Verratti non fa le cose a metà. Soprattutto se in ballo c’è il suo futuro e la possibilità di realizzare il sogno di vincere con la maglia del Barcellona. Giocando con Messi. Non uno sfizio, ma un’ambizione personale dopo aver contribuito all’ascesa del Psg. Cui deve certo l’opportunità di essersi potuto fare un nome, sfruttata però dando tutto in campo e dimostrando di appartenere alla categoria di giocatori che fanno la differenza. Così, dopo che il d.s. parigino Antero Henrique ha preso atto, nella telefonata di venerdì con la dirigenza blaugrana, che il Barça vuole il centrocampista determinato a raggiungere il club catalano, Verratti ha preso direttamente in mano la situazione. E ai massimi vertici del Psg ha comunicato ieri pomeriggio la decisione di non voler tornare a Parigi, chiedendo di nuovo di lasciarlo andare al Barcellona.
FINE Un messaggio trasmesso sia in inglese che in francese, onde evitare fraintendimenti. Precisando di essere al corrente dello scambio telefonico tra i club. Per Verratti, dunque, il Psg non può più far finta di niente. Non può più derubricare i messaggi che arrivano da Ibiza come capricci estivi. E l’italiano lo ha detto in modo chiaro, chiedendo di non ostacolare la cessione, ma esortan- do invece di lavorarci attivamente, perché il suo tempo a Parigi è finito. Una mossa, in prima persona, che mette ulteriormente sotto pressione i rapporti con il Psg, già tesi dalle bordate arrivate negli ultimi mesi dall’agente Donato Di Campli convinto che nessun club possa trattenere un giocatore contro la sua volontà.
INTROITI Anche perché Verratti tra l’altro garantirebbe al Psg un ingente introito. Cento milioni, secondo Di Campli che ha coltivato durante l’inverno i rapporti con i vertici catalani, ottenendo la certezza che se si aprisse uno spiraglio, il Barcellona farà di Verratti una priorità. Naturalmente da Parigi arriva puntuale la stessa secca replica ufficiale: «Verratti non si vende». Però va annotato uno leggero smottamento. A cominciare dal messaggio trasmesso tramite la radio RmcInfo: «Marco ha il diritto di chiedere un aumento perché è uno degli elementi chiave della squadra. E’ la forma con cui lo chiede che è sgradevole».
MURO Ancora un’incomprensione, in realtà, visto che Verratti non pensa all’aumento. Ma da parte del Psg c’è la convinzione, ribadita pure ieri al centrocampista, di poter risolvere la questione adeguando lo stipendio. Ma minacciando allo stesso tempo di poter imporre fino in fondo la durata del contratto, a scadenza 2021. Atteggiamento che ormai cela a malapena il timore di poter perdere il giocatore. La strategia offensiva di Verratti infatti sta portando i frutti sperati, smontando giorno dopo giorno l’idillio creatosi in 5 anni, per costringere il club ad ammettere che non avrebbe senso trattenerlo a tutti i costi. E tanto meno trasformarlo in testimonial internazionale, dopo che nell’ultima stagione ha fatto vendere più magliette di tutti. Il Psg così rischia di finire spalle al muro, pronto ad avvallare qualsiasi richiesta di aumento pur di uscire da una posizione scomoda. Ma trovandosi a sua volta di fronte all’intransigenza di Verratti, determinato più che mai allo scontro.
RSecondo l’agente di Marco, gli spagnoli sono pronti a spendere 100 milioni