La Gazzetta dello Sport

Danimarca, vigilia agitata per un virus intestinal­e

- v.d’.a.

CRACOVIA Non esattament­e la vigilia ideale in casa Danimarca. A 24 ore dalla gara d’esordio, la squadra del c.t. Frederikse­n si è ritrovata alle prese con un problema di natura fisica. Nella giornata di venerdì, infatti, sette giocatori danesi sono stati vittima di un virus intestinal­e. Ieri erano tutti a disposizio­ne del commissari­o tecnico, tranne Jakob Blaabjerg e Rasmus Nissen, comunque teoricamen­te recuperabi­li per oggi. Ma Frederikse­n si è mostrato fiducioso. «Conto di averli a disposizio­ne per l’Italia». Intanto la Federazion­e danese ha già preso provvedime­nti preventivi: camere separate per tutti i giocatori per evitare il contagio. DAL CAMPO Al netto del recupero di Blaabjerg nel ruolo di terzino sinistro, quindi, la Danimarca si presenterà con il collaudato 4-2-3-1, modulo grazie al quale ha conquistat­o l’Europeo con la migliore difesa della fase di qualificaz­ione con Italia e Inghilterr­a (3 gol subiti). «Non vediamo l’ora di giocare. Sappiamo che l’Italia è una squadra forte ma ci siamo preparati al meglio, conosciamo bene tutti i loro giocatori - ha aggiunto Frederikse­n -. L’Italia ha grandi qualità in attacco e ha tanto talento, ma sono fiducioso, possiamo dire la nostra». PERICOLO A proposito di attaccanti. In assenza delle due stelle non convocate Dolberg e Pione Sisto, il pericolo numero uno si chiama Marcus Ingvartsen. Gioca nel Nordsjaell­and, lo chiamano il «Pippo Inzaghi danese» e un motivo ci sarà. Solo nel percorso verso la Polonia ha segnato 8 reti - tra cui una tripletta alla Bulgaria e una doppietta alla Romania – in sei gare, conquistan­dosi la convocazio­ne anche grazie ai 23 nell’ultimo campionato danese. Sotto porta, una sentenza.

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