La Gazzetta dello Sport

E stasera contro il Messico dà l’assalto a un altro trofeo

Campioni d’Europa debuttano contro El Tri ed è già sfida tra nuovi italiani: il romanista Moreno marca il milanista Silva

- Pierfrance­sco Archetti INVIATO A S. PIETROBURG­O (RUSSIA)

Se ci fossero ancora le piscine dentro lo stadio del calcio, Cristiano Ronaldo potrebbe lucidare gli addominali e lasciarli brillare al sole. Ma a Kazan, capitale della repubblica del Tatarstan, hanno tolto da tempo le vasche piazzate sopra il prato, due anni fa, in occasione dei Mondiali di nuoto per avere una capienza da arena calcistica. Ronaldo resta così coperto e nuota soltanto metaforica­mente fra rabbia e ambizione, verso un futuro che non è scontato come sembrava fino a qualche giorno fa. Il messaggio divulgato tramite A Bola, cioè il desiderio di lasciare il Real Madrid a causa di una sorta di persecuzio­ne fiscale (o di ritoccare il suo ingaggio), copre qualsiasi tema prima del debutto dei campioni d’Europa contro il Messico. E anche l’allenatore Fernando Santos ad un certo punto si spazientis­ce: «Basta, comprendo il lavoro di tutti, però non rispondo più a domande su Cristiano. Siamo qui per la partita, per un torneo Fifa. Quanto a lui, dico per l’ultima volta che lo conosco da quando aveva 18 anni, sono stato anche il suo ultimo alle- natore in Portogallo: metto la mano sul fuoco sulla sua onestà, come atleta e come uomo». Quasi se stesse rispondend­o a un ispettore del fisco di Madrid e a chi accusa il suo capitano di voler far lievitare i compensi.

IL PATTO Santos spiega anche di avere fatto un patto con i giocatori e che nessuno remerà contro. Quanto ai sospetti che arrivano da Madrid, il c.t. dei portoghesi ammonisce: «Non sono sordo e sento anch’io quello che si dice fuori, su vicende extracalci­stiche. Ma Ronaldo farà di tutto per vincere questo trofeo, tutti nello spogliatoi­o sono con Cristiano e lui sostiene tutti. Non siamo un gruppo di individual­isti, ma lavoriamo insieme per il bene della squadra. E non è vero che siamo i favoriti: siamo soltanto fra i candidati alla vittoria». I NUOVI ITALIANI Ronaldo a parte, la seconda partita del gruppo A dovrebbe interessar­e parecchi tifosi italiani per il duello tra due nuovi arrivi in Serie A: il milanista André Silva, attaccante prelevato dal Porto, e il romanista Hector Moreno, difensore messicano, ultima stagione al Psv. Sono sei gli «italiani» nelle liste ufficiali della Confederat­ions, perché viene contato il club della stagione che sta per finire, non il prossimo. Così tre di loro (il portoghese Bruno Alves, il messicano Salcedo e l’australian­o Sainsbury) hanno già lasciato Cagliari, Fiorentina e Inter. Però a Isla (Cile/Cagliari), Rüdiger (Germania/Roma) e Medel ( Cile/ Inter) vanno aggiunti proprio André Silva e Moreno. Interesser­anno, perché non tutti vivono di solo Ronaldo.

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