Da Tacchinardi a Vieira e Pogba: quando in mediana sta bene il gigante
Steven non è solo un mediano di talento troppo a lungo sottovalutato. Steven N’Zonzi è un prototipo, un modello che si replica a intervalli regolari. L’esemplare di centrocampo alto e lungo, che somma centimetri e chili: è servito spesso e serve ancora per proteggere la Signora. C’è un motivo per cui la Juventus si sia mossa con decisione sul francese del Siviglia, fino al punto di valutare una clausola da 40 milioni per un 28enne che non ha ancora trovato posto nella propria nazionale. Il perché è che serve un giocatore così, alto e forte fisicamente. Un classico del genere: il perticone ideale per saltare di testa e intercettare i rinvii, ma comunque abile nella cattura delle seconde palle grazie a gambe lunghissime. Uno capace di schermare, senza perdere geometria nella manovra e senza dimenticarsi di assaltare le linee nemiche. In fondo, nei 196 centimetri di N’Zonzi c’è tutta la fisicità richiesta da Allegri: tra le raffinatezze di Pjanic e la saggezza di Khedira, nell’attesa di ritrovare il vecchio Marchisio, urge proprio un profilo robusto. Un lungagnone di qualità, uno di quelli che la Juve ha avuto spesso e volentieri: nel recente passato, tanti N’Zonzi hanno infatti preso casa a Torino. E quasi tutti di livello altissimo, con personalità non comune: Steven conosce l’eventuale grande responsa
bilità storica.
I PRECEDENTI In patria lo chiamano spesso le nouveau Vieira,
il nuovo Vieira, uno che in casa Juve ha dato meno di quanto avrebbe potuto: una stagione appena, poi l’uragano di Calciopoli ha portato anche Patrick verso altre squadre. L’andatura e la struttura fisica hanno poi alimentato il paragone: «Io come lui? Magari...», rispose una volta N’Zonzi sull’argomento. Vieira arrivò a Torino nel 2005, proprio nell’estate in cui salutava uno storico mediano con caratteristiche non troppo diverse: Alessio Tacchinardi, 1.87, sei centimetri meno del nazionale francese che oggi allena a New York, ma 11 stagioni di onorato servizio in diverse Juve di fenomeni. Si è mosso sempre con disinvoltura tra Deschamps-Davids-Conte e ha garantito quello che Max oggi reclama: forza fisica per reggere l’urto e il ritmo in mezzo. Fino a un anno fa Allegri non poteva lamentarsi, anzi si godeva un prodigio della scienza e della tecnica: Pogba, centrocampista 2.0, era l’esemplare unico che unisce strapotere fisico e tecnica in velocità, nonostante il metro e 91. Le nouveau Vieira lo supera in altezza, non certo in talento, e, in generale, ha caratteristiche assai meno offensive. Eppure potrebbe essere lui, Steven N’Zonzi, l’ennesimo medianone che difende con lo scudo la Signora.
I PRECEDENTI Il francese che piace a Marotta è alto 196 centimetri Prima di lui tanti centrocampisti alti e muscolari