La Gazzetta dello Sport

Bertocchi show Da un metro è bis d’oro

Dopo il titolo con Verzotto, vince da sola e raccoglie il testimone dalla Cagnotto

- Stefano Arcobelli

Ancora d’oro, per la prima volta tutta da sola. Elena Bertocchi prende e onora la difficile eredità di Tania Cagnotto, e dopo il titolo in coppia con Maicol Verzotto dal trampolino sincro, trionfa a Kiev da 1 metro. Due titoli agli Europei, è un bel bottino per la 22enne milanese che ora si tufferà sui Mondiali di luglio a Budapest con un altro entusiasmo nella specialità in cui la detentrice iridata uscente è la Cagnotto. «Come Tania, Elena è una “garista”, un’agonista — racconta Oscar Bertone, l’allenatore capo della nuova nazionale —. Ora può fare 290 punti e essere protagonis­ta anche ai Mondiali, non era facile battere la Bazhina».

REGOLARE Allenata da Dario Scola alla Canottieri Milano la Bertocchi mostra personalit­à fuori e regolarità dal piccolo trampolino, senza farsi condiziona­re ancora dai risultati su quello olimpico da 3 metri (nona) per il quale sta lavorando con gli stessi coefficien­ti di Tania: guarda a Tokyo, pure lei con una prospettiv­a ambiziosa. Comincia dal doppio e mezzo ritornato da 56.40 punti, quindi esegue un doppio e mezzo avanti da 61.10; in mezzo ci sono il salto mortale e mezzo indietro (55.20) e il salto mortale e mezzo rovesciato (50.40). Per vincere avrebbe dovuto totalizzar­e 53 punti con l’ultimo tuffo, ma Elena è andata oltre, con il salto mortale e mezzo con un avvitament­o e mezzo da 58.50: la russa Nadezhda Bazhina e la ventenne tedesca Louisa Stawczynsk­i cedono all’azzurra. Qual è il suo segreto? Oltre ad aver “rubato” dalla Cagnotto ogni tipo di insegnamen­to, «in gara penso solo al lavoro svolto, sono felice per questo bis». Un primo salto di qualità decisivo (anche la Cagnotto cominciò a vincere a livello continenta­le): «Questo è un altro punto di partenza che mi trasmette fiducia verso il quadrienni­o che spero culmini con l’Olimpiade. Ora devo crescere dai 3 metri». La Bertocchi ha cominciato a 5 anni: «Ero l’unica che riusciva a centrare il salvagente; così quasi per gioco è iniziata la mia carriera». Per l’Italia del futuro brilla anche la 14enne romana Chiara Pellacani, allenata da Domenico Rinaldi. Chiude 10a con 234.85 punti, 5 in più rispetto alle eliminator­ie.

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Elena Bertocchi, 22 anni

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