Bertocchi show Da un metro è bis d’oro
Dopo il titolo con Verzotto, vince da sola e raccoglie il testimone dalla Cagnotto
Ancora d’oro, per la prima volta tutta da sola. Elena Bertocchi prende e onora la difficile eredità di Tania Cagnotto, e dopo il titolo in coppia con Maicol Verzotto dal trampolino sincro, trionfa a Kiev da 1 metro. Due titoli agli Europei, è un bel bottino per la 22enne milanese che ora si tufferà sui Mondiali di luglio a Budapest con un altro entusiasmo nella specialità in cui la detentrice iridata uscente è la Cagnotto. «Come Tania, Elena è una “garista”, un’agonista — racconta Oscar Bertone, l’allenatore capo della nuova nazionale —. Ora può fare 290 punti e essere protagonista anche ai Mondiali, non era facile battere la Bazhina».
REGOLARE Allenata da Dario Scola alla Canottieri Milano la Bertocchi mostra personalità fuori e regolarità dal piccolo trampolino, senza farsi condizionare ancora dai risultati su quello olimpico da 3 metri (nona) per il quale sta lavorando con gli stessi coefficienti di Tania: guarda a Tokyo, pure lei con una prospettiva ambiziosa. Comincia dal doppio e mezzo ritornato da 56.40 punti, quindi esegue un doppio e mezzo avanti da 61.10; in mezzo ci sono il salto mortale e mezzo indietro (55.20) e il salto mortale e mezzo rovesciato (50.40). Per vincere avrebbe dovuto totalizzare 53 punti con l’ultimo tuffo, ma Elena è andata oltre, con il salto mortale e mezzo con un avvitamento e mezzo da 58.50: la russa Nadezhda Bazhina e la ventenne tedesca Louisa Stawczynski cedono all’azzurra. Qual è il suo segreto? Oltre ad aver “rubato” dalla Cagnotto ogni tipo di insegnamento, «in gara penso solo al lavoro svolto, sono felice per questo bis». Un primo salto di qualità decisivo (anche la Cagnotto cominciò a vincere a livello continentale): «Questo è un altro punto di partenza che mi trasmette fiducia verso il quadriennio che spero culmini con l’Olimpiade. Ora devo crescere dai 3 metri». La Bertocchi ha cominciato a 5 anni: «Ero l’unica che riusciva a centrare il salvagente; così quasi per gioco è iniziata la mia carriera». Per l’Italia del futuro brilla anche la 14enne romana Chiara Pellacani, allenata da Domenico Rinaldi. Chiude 10a con 234.85 punti, 5 in più rispetto alle eliminatorie.