La Gazzetta dello Sport

La conferma di Blandamura sulla ruota di Saint Vincent

Nel prestigios­o Casinò battuto Goddi ai punti in un match tecnico ed equilibrat­o

- Stefano Arcobelli INVIATO A ST. VINCENT (AOSTA)

L’Europeo dei medi resta ad Emanuele Blandamura, che lo difende coi denti ai punti (verdetti unanime) nel Casinò che riapriva alla grande boxe dopo 26 anni grazie all’organizzaz­ione dei Cherchi. Lo difende dall’assalto di un generosiss­imo sfidante Alessandro Goddi, dopo un match incerto, che il campione riesce a domare nonostante una prova priva di colpi clamorosi, spettacola­ri. L’inizio e la fine sono per il detentore, ma per quantità d i colpi e voglia di vincere meritava senz’altro di più il sardo, alla prima occasione importante per un titolo.

IL MATCH Il campione mostra più padronanza del ring, si muove e cerca la misura, trova un destro e vince la ripresa. Nel secondo round lo sfidante cerca di portare all’angolo l’avversario, accorcia la distanza, ma non riesce a trovare un varco nella guardia attenta del rivale. Nel terzo, Goddi si fa anche concreto e trova due montanti che Blandamura sente. Lo sfidante vuol far vedere tutte le sue qualità e ci riesce. Doppia i colpi, usa il jab sinistro anche nel quarto e provoca la reazione del detentore che, scosso, prova a invertire un delicato momento. Anticipare i colpi è decisivo. Goddi è ben fornito di munizioni, ha più voglia e intraprend­enza coi suoi jab ficcanti anche nella quinta ripresa, tiene un margine di vantaggio, ma il match resta aperto. Anche nel sesto round è Goddi a centrare sovente al volto e a liberare le combinazio­ni destro-sinistro che mettono in ambasce un Blandamura a tratti incapace di reagire ma solo di difendersi. Si conferma un generoso fighter, Goddi: e Blandmura non se l’aspettava così pungente, ossessivo, deciso. All’8° Blandamura reagisce e trova dei varchi per rimettere in sesto un match in passivo, complice la stanchezza che comincia ad affiorare nello sfidante. I suoi tifosi gli urlano più cattiveria, e Blandamura trova il pugno per non perdere la nona. Si lega troppo nel 10° round e anche in questo frangente, Blandamura si divincola. Ormai i due sono provati, scomposti e provano a evitare di prenderle nel finale cruciale. Anche nell’11° round Blandamura rimedia sul filo del gong. Goddi dà il tutto per tutto, trova un destro balistico, poi un sinistro, Blandumura argina di montante, consapevol­e del vantaggio accumulate nella seconda parte del match. Finisce con uno scambio cruento. Ma anche con un bellissimo abbraccio tra i due.

FURIA TAKAM Il massimo Carlos Takam, camerunene di stanza in Francia alto 187 cm, fisico compatto, si merita la posizione di n. 3 Ibf dei massimi. Contro il croato Ivica Bacurin (avvantaggi­ato solo dall’altezza e senza guardia), è un furia in avvio: velocità, potenza e varietà di colpi da stordire l’avversario, che cade una prima volta, poi una seconda e si salva grazie al gong, ma alla ripresa non c’è nulla da fare: Bacurin incassa un gancio sinistro mirato quanto devastante, va al tappeto e non si rialza nonostante le urla dell’angolo. Il campione interconti­nentale Ibf è davvero pronto per un match titolato.

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BOZZANI Emanuele Blandamura

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