La conferma di Blandamura sulla ruota di Saint Vincent
Nel prestigioso Casinò battuto Goddi ai punti in un match tecnico ed equilibrato
L’Europeo dei medi resta ad Emanuele Blandamura, che lo difende coi denti ai punti (verdetti unanime) nel Casinò che riapriva alla grande boxe dopo 26 anni grazie all’organizzazione dei Cherchi. Lo difende dall’assalto di un generosissimo sfidante Alessandro Goddi, dopo un match incerto, che il campione riesce a domare nonostante una prova priva di colpi clamorosi, spettacolari. L’inizio e la fine sono per il detentore, ma per quantità d i colpi e voglia di vincere meritava senz’altro di più il sardo, alla prima occasione importante per un titolo.
IL MATCH Il campione mostra più padronanza del ring, si muove e cerca la misura, trova un destro e vince la ripresa. Nel secondo round lo sfidante cerca di portare all’angolo l’avversario, accorcia la distanza, ma non riesce a trovare un varco nella guardia attenta del rivale. Nel terzo, Goddi si fa anche concreto e trova due montanti che Blandamura sente. Lo sfidante vuol far vedere tutte le sue qualità e ci riesce. Doppia i colpi, usa il jab sinistro anche nel quarto e provoca la reazione del detentore che, scosso, prova a invertire un delicato momento. Anticipare i colpi è decisivo. Goddi è ben fornito di munizioni, ha più voglia e intraprendenza coi suoi jab ficcanti anche nella quinta ripresa, tiene un margine di vantaggio, ma il match resta aperto. Anche nel sesto round è Goddi a centrare sovente al volto e a liberare le combinazioni destro-sinistro che mettono in ambasce un Blandamura a tratti incapace di reagire ma solo di difendersi. Si conferma un generoso fighter, Goddi: e Blandmura non se l’aspettava così pungente, ossessivo, deciso. All’8° Blandamura reagisce e trova dei varchi per rimettere in sesto un match in passivo, complice la stanchezza che comincia ad affiorare nello sfidante. I suoi tifosi gli urlano più cattiveria, e Blandamura trova il pugno per non perdere la nona. Si lega troppo nel 10° round e anche in questo frangente, Blandamura si divincola. Ormai i due sono provati, scomposti e provano a evitare di prenderle nel finale cruciale. Anche nell’11° round Blandamura rimedia sul filo del gong. Goddi dà il tutto per tutto, trova un destro balistico, poi un sinistro, Blandumura argina di montante, consapevole del vantaggio accumulate nella seconda parte del match. Finisce con uno scambio cruento. Ma anche con un bellissimo abbraccio tra i due.
FURIA TAKAM Il massimo Carlos Takam, camerunene di stanza in Francia alto 187 cm, fisico compatto, si merita la posizione di n. 3 Ibf dei massimi. Contro il croato Ivica Bacurin (avvantaggiato solo dall’altezza e senza guardia), è un furia in avvio: velocità, potenza e varietà di colpi da stordire l’avversario, che cade una prima volta, poi una seconda e si salva grazie al gong, ma alla ripresa non c’è nulla da fare: Bacurin incassa un gancio sinistro mirato quanto devastante, va al tappeto e non si rialza nonostante le urla dell’angolo. Il campione intercontinentale Ibf è davvero pronto per un match titolato.