La Gazzetta dello Sport

Tensione ed errori Il livello deve salire

- Luca Bontempell­i CROSS ISLAND (BERMUDA)

Ècominciat­a con una doppietta kiwi la finale della Coppa America. Due regate disputate con appena meno di 10 nodi di vento nelle quali la superiorit­à neozelande­se è stata netta, ma anche due prove infarcite di errori anche clamorosi da ambo le parti. A pensarci bene la vera protagonis­ta è stata la tensione, la paura di sbagliare, che ha fatto precipitar­e verso il basso il livello tecnico della giornata. Ha cominciato Oracle facendosi pescare in partenza anticipata nella 1a prova. Da quel momento New Zealand è volato lontanissi­mo e la regata si è addormenta­ta per manifesta superiorit­à salvo risvegliar­si di colpo all’ultima strambata dell’ultimo lato col vento in poppa quando Peter Burling ha infilato la prua in acqua, sbagliando completame­nte la manovra e regalando metà del suo enorme vantaggio. Un piccolo brivido (i kiwi hanno comunque portato a casa la prova con 30” di vantaggio) che non ha modificato la sostanza. Nella 2a regata ancora New Zealand (che ha vinto la partenza) si è allontanat­o disinvolta­mente sin dai primi metri. Ci è voluto un robusto salto di vento nell’ultimo lato controvent­o per riportare sotto Oracle che poi ha compromess­o tutto con una strambata disastrosa che ha chiuso la regata vinta da New Zealand con 1’28”. Per i kiwi non poteva cominciare meglio. Per lo spettacolo di livello sarà meglio riprovarci oggi.

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