La Gazzetta dello Sport

Kuchina luce di Stoccolma «La Trost tornerà grande»

Manyonga nel lungo (già a 8.65) e Mariya nell’alto (già a 2.04): aria da exploit Lui: «Sono uscito dal tunnel». Lei trova Alessia: «I 2.10 non mi fanno più paura»

- Andrea Buongiovan­ni

Salteranno. In lungo e in alto. E proveranno ad arrivare oltre le stelle. Il 26enne sudafrican­o Luvo Manyonga e la 24enne russa Mariya Kuchina, signora Lasitskene, sono i più attesi dell’odierno meeting di Stoccolma, sesta tappa della Diamond League 2017. Ieri — all’ora di pranzo — sono stati tra i protagonis­ti delle tradiziona­li conferenze stampa della vigilia.

A BRACCETTO Le loro imprese stanno stupendo. Entrambi, nelle rispettive specialità, detengono le quattro migliori prestazion­i mondiali stagionali. Lui, nelle ultime quattro uscite, è sempre planato oltre gli 8.60 (dove nessuno arrivava dal giugno 2009: Dwight Phillips 8.74). Con tanto di picco a 8.65. Lei si è già protratta quattro volte al di là dei 2.00. Fino a una punta di 2.04, personale nuovamente ritoccato (dove nessuna arrivava dal giugno 2013: Brigetta Barrett). Sulle rispettive pedane recitano da padroni. Tanto che i due titoli dei Mondiali di Londra sembrano prenotati. Di più: persino i relativi record del mondo potrebbero traballare. Sono pie- tre miliari: l’ 8.95 di Mike Powell a Tokyo 1991 e il 2.09 di Stefka Kostadinov­a a Roma 1987. I due paiono avere grandi margini di migliorame­nto.

LUI Entrambi, infatti, sono ai vertici dopo lunghi periodi difficili. Manyonga, iridato junior 2010, è uscito da un tunnel che lo aveva portato addirittur­a alla dipendenza dalle anfetamine. «I risultati di oggi – sostiene il ragazzo di Pretoria – sono il frutto del lavoro di tanti anni e adesso che grazie a coach Neil Cornelius ho superato i miei problemi, sono pronto a volare ancor più lontano». Oggi, a stimolarlo, ci proveranno il connaziona­le Rushwal Samaai, fresco di personale a 8.49 e il beniamino di casa Michel Torneus, da anni ai vertici e da qualche tempo allenato dall’«italiano» Loren Seagreve.

LEI La Kuchina, dopo un anno e mezzo di stop forzato per la sospension­e imposta dalla Iaaf a tutti gli atleti russi per le note vicende doping, sta recuperand­o il terreno perduto. Gareggia come un’ossessa. Giovedì della scorsa settimana ha vinto a Roma (2.00), domenica a Hengelo, in Olanda (2.04), martedì nel gelo di Turku, in Finlandia (1.95), giovedì a Zhukovskiy, in Russia (1.97). «Non rallenterò i ritmi – chiarisce – soprattutt­o dopo che a Hengelo, tentando i 2.10 del record del mondo, ho capito che la misura non mi fa paura. Anzi, non vedo l’ora di riprovarla». Magari già oggi all’Olimpico, dove le condizioni dovrebbero essere favorevoli, sebbene non siano esclusi piovaschi. Tra le rivali mancherà Ruth Beitia: l’olimpionic­a spagnola accusa qualche acciacco e rinuncia anche agli Europei a squadre del prossimo weekend. Ci sarà invece Alessia Trost, prima presenza azzurra stagionale in Diamond League, Golden Gala a parte (oggi c’è anche Margherita Magnani, ma i suoi 3000 non sono nel programma del circuito). Alessia torna dopo l’1.91 dell’esordio romano. «Ci sfidiamo da anni, siamo amiche – dice la Kuchina –: so che ha avuto qualche guaio e, per quanto al Golden Gala non sia riuscita a vederla saltare, sono certa che si ripresente­rà molto in alto». Lei, vada come vada, tornerà presto in Italia: il 16 luglio, insieme all’oro di Rio dell’asta, la greca Katerina Stefanidi, sarà la donna copertina del meeting di Padova.

 ?? COLOMBO ?? La russa Mariya Kuchina, 24 anni, un personale di 2.04 in alto, ieri allo stadio Olimpico di Stoccolma, dove oggi sarà in gara
COLOMBO La russa Mariya Kuchina, 24 anni, un personale di 2.04 in alto, ieri allo stadio Olimpico di Stoccolma, dove oggi sarà in gara

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy