La Gazzetta dello Sport

Alves, addio Allegri: «Ho temuto per lo scudetto»

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Mentre Dani Alves e Juventus si sono ufficialme­nte detti addio (per lui 33 partite totali, 6 gol e 6 assist), ecco Max Allegri (ieri ancora a Milano) tornare sul passato e sul futuro a Sky per Mister Condò. «Se fu una eredità pesante quella di Antonio Conte? Ero sereno perché credevo che quella squadra avesse tanto da dare, soprattutt­o in Europa. Conte fece bene ma quello fu merito di tutti a partire dalla società, difficile che un allenatore faccia tutto da solo».

CARDIFF E SCUDETTO Poi, si torna su Cardiff. «Gli ultimi 50 minuti della finale non possono trasformar­e la nostra straordina­ria stagione in qualcosa di normale, ma comunque dobbiamo ancora migliorare per arrivare al livello di Barcellona, Real Madrid e Bayern. Lo scudetto? Dopo il ko di Firenze ho avvertito il rischio di perderlo, il pericolo di entrare in un vortice negativo e farci raggiunger­e c’era. Da qui la necessità di spaccare la stagione, di dare una svolta: e ho pensato a mettere tutti dentro in attacco». Ed è nato il Modulo 5 Stelle.

GIOCO E FUTURO Un applauso a Sarri e uno sguardo alla prossima stagione. «Accetto e sono felice che si dica che il Napoli di Sarri gioca meglio. Veder giocare le sue squadre è piacevole ma quando devi giocare con l’obbligo di vincere non sempre si può giocare bene. Ora sono pienamente convinto che faremo un’altra grande annata: la sfida è importante, anzi, straordina­ria, la Juventus deve e può continuare a essere protagonis­ta in Italia, alla ricerca del settimo scudetto e della Coppa Italia, e in Europa con la Champions».

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