Messi e Antonella sposi a Rosario Senza riflettori
La coppia ha sempre resistito a gossip e cadute Oggi la cerimonia civile, Maradona non invitato
La Pulga e la Negra, oggi sposi. Due bambini di Rosario, Lionel, con la i, e Antonela, con una sola elle, oggi conosciuti in tutto il mondo come Leo Messi e Antonella Roccuzzo. Si sposano nella loro Rosario, dove si sono conosciuti più di vent’anni fa a casa di Lucas Scaglia, cugino di lei e compagno di lui nella cantera del Newell’s. La leggenda vuole che il piccolo Lionel rimase a bocca aperta di fronte alla bellezza di quella niña con gli occhi grandi e un bel sorriso. Lei appena più piccola di lui, che era timidissimo e sapeva comunicare solo col pallone. Però l’amore fa miracoli ed ecco che nella mitologia di questa grande storia appare una lettera di lui a lei nella quale il niño Messi annunciava alla bimba Roccuzzo che un giorno si sarebbero fidanzati. Non è stato semplice. Perché so- lo 4 anni dopo quell’incontro a casa Scaglia i Messi si trasferirono tutti insieme a Barcellona per inseguire la salute e la gloria del terzo figlio. La distanza raffreddò la storia tra Leo e Anto che intanto si era messa con un altro ragazzo.
LA SVOLTA Nel 2005 la svolta. Un’amica di lei uscendo da una discoteca viene investita da una macchina guidata da un ubriaco e muore. Leo è in città e appena viene a sapere della cosa si precipita a casa Roccuzzo, famiglia borghese di Rosario proprietaria dei supermercati Único. Lei è distrutta, lui si avvicina con le parole giuste, la consola con sentimento sincero. Quanto provato a casa Scaglia riaffiora nel suo cuore e non se ne va più. Inizia una relazione a distanza sotto la feroce supervisione di Celia, la mamma di lui che arriva ad allontanare a padellate una delle tante «botineras» (termine poco carino che indica le ragazze che vogliono cambiar vita accalappiando un calciatore) che iniziavano ad avvicinarsi al figlio che in quello stesso 2005 vinse il Mondiale Under 20 e firmò i suoi primi due contratti da professionista col Barça.
PUNTO CARDINALE Leo a Barcellona viene preso in custodia da Ronaldinho, non esattamente una chioccia tradizionale in termini di donne e famiglia. Però evidentemente Celia vigila e marca il brasiliano (e suo figlio) con la fermezza di Passarella, e il tempo cementa la storia dei due bambini di Rosario. Lei che di calcio non sa nulla e non ha il
profilo delle moderne Wags (l’inglese per botineras), lui che col calcio, il Barça e la famiglia d’origine ha fatto della Negra uno dei suoi punti cardinali. Nel 2009 l’ufficializzazione, nel 2010 lo sbarco di lei a casa di lui a Casteldefels, nel 2012 l’arrivo di Thiago, tre anni dopo quello di Mateo, oggi le nozze.
NIENTE GOSSIP Che si celebrano in forma solo civile a Rosario e si festeggiano nell’hotel Casi-
no City Center con 260 invitati. Non ci saranno Diego Maradona, non invitato, Ronaldinho e Iniesta, per lavoro e motivi personali. Sì ci sarà Shakira, nonostante i maligni nei mesi scorsi avessero detto che la presenza della cantante colombiana e compagna di Gerard Piqué non fosse granché gradita ad Antonella che non ha apprezzato l’irruzione di Shakira nella vita di «Geri» quando era fidanzato con un’amica della Roccuzzo.
Già, perché questa storia tra la Pulga e la Negra ha resistito a tentazioni, gossip, fughe e cadute ed è lontanissima dal cliché moderno delle love stories dei calciatori. A oggi il sempre attivo mondo della «prensa rosa» non ha prodotto nulla di nulla su Messi nonostante viva sotto i riflettori. C’è solo questo Grande Amore nato da piccoli sul Rio Paraná tra pallone, lettere d’amore e cognomi italiani.