La Spagna cerca il quinto titolo L’ultimo ostacolo è la Germania
Stasera la finale del torneo a Cracovia Sfida nella sfida tra Asensio, in stato di grazia, e Gnabry, che sogna il Mondiale
Due modi diversi di approcciare a una finale. C’è chi è condannato a vincere per rispettare il ruolo di favorito e per far muovere alla propria nazione un ennesimo passo nella storia del calcio, cercando il bis europeo 27 giorni dopo la Champions vinta col proprio club. E chi a questo Europeo c’è arrivato un po’ a sorpresa, nel senso che era più probabile vederlo in Confederations con i grandi rispetto all’Euro U21, ma ora è costretto a lasciare un segno per rilanciarsi anche in ottica Mondiale 2018. Marco Asensio e Serge Gnabry sono due uomini chiave per Spagna e Germania, protagonisti attesi della finale dell’Europeo Under 21 a Cracovia.
EURO BIS L’hashtag che ha accompagnato la spedizione spagnola è piuttosto diretto: «a por la quinta». Per la quinta s’intende la coppa. Vincendo stasera la Spagna conquisterebbe il suo quinto titolo U21, raggiungendo così l’Italia in cima alla classifica delle nazionali più vincenti. E Asensio ha voglia di lasciare il segno anche stavolta, come successo lo scorso 3 giugno a Cardiff nella finale di Champions contro la Juve, quando la punta del Real Madrid ha chiuso il match con la rete del 4-1. «Due anni fa segnavo alla finale dell’Europeo U19 – ha ricordato nei giorni scorsi Asensio –, e in questi due anni sono successe tantissime cose che mi ha fatto crescere e maturare. Ora voglio il titolo con la U21, non mi importa di diventare capocannoniere o miglior giocatore del torneo, voglio la Coppa».
RISCATTO La vorrebbe anche Gnabry, soprattutto per rispondere alla Confederations dei suoi «rivali» nel ruolo con Löw: Stindl, Werner e Brandt stanno facendo vedere ottime cose e per Gnabry c’è il rischio concreto di perdere il treno che porta al Mondiale. Chiaro, non è stato lui a scegliere l’Euro U21 al posto della Confederations, ma la federazione. Così l’unica carta per non perdere terreno in questa sfida a distanza sembra essere il ritorno in Germania con la Coppa. Dopo il k.o. contro il Brasile nella finale dell’Olimpiade di Rio, di cui è stato il miglior marcatore con sei gol, Gnabry ora non può accontentarsi di un altro secondo posto. Poi penserà al futuro: il Bayern lo aspetta (appena acquistato per 8 milioni), ma è possibile che decida di prestarlo all’Hoffenheim per permettergli di giocare con continuità, partendo dai preliminari di Champions. Chissà se un successo stasera potrà cambiare il suo futuro.