E i tedeschi tornarono a innamorarsi del ciclismo
Grande partenza dalla Germania, a 52 anni dal Tour di Gimondi. La crisi del dopo Operacion Puerto è dimenticata
Èdalla Piccola Parigi che comincia tutto. Düsseldorf è conosciuta anche così. Capitale tedesca della moda — i marchi più prestigiosi fanno bella mostra nelle vetrine della Königsallee» — ha accolto il Tour de France con l’entusiasmo che rappresenta alla perfezione il ritrovato amore della Germania per la bicicletta, dopo la crisi del dopo Operacion Puerto (2006). Una grande partenza che sarà ricordata proprio come le altre tedesche: Colonia ( 1965), Francoforte (1980) e Berlino Ovest (1987).
LEGAMI Di altre relazioni con la Francia ne se trovano a bizzeffe. È di Düsseldorf il golfista Martin Kaymer, capace di vin- cere due Major e anche l’Open di Francia (2009). È di Düsseldorf il regista Win Wenders, che nel 1984 vinse la Palma d’Oro con il film «Paris, Texas». La capitale della Renania Nord-Westfalia aveva ospitato giornalisti da tutto il mondo in un mite fine settimana di marzo per mostrare il cammino intrapreso verso il Tour, che culminerà idealmente domani e dopodomani. E la bicicletta si presentava come la regina indiscussa: proprio come ieri sera alla presentazione delle squadre in centro a uno sguardo dal Reno, affollata di gente nonostante il clima ballerino. ESPOSIZIONI Attaccato al Municipio, per esempio, c’era un Irish Pub che è stato temporaneamente trasformato in un bar di ultima generazione in cui tutto richiama il ciclismo: le ruote fungono da lampadari e le panchine all’esterno si illuminano con i colori della bandiera francese. Non è infrequente trovare dei negozi di bicicletta che includono un bar, secondo la tendenza del momento: nell’appartato cortile del Café Schicke Mutze si ritrovano spesso gli appassionati che da lì cominciano lunghe passeggiate a pedali. E le pareti di un corridoio sono intera- mente ricoperte dalle pagine della Gazzetta dello Sport dedicate al racconto del Giro d’Italia 2008, il primo vinto da Alberto Contador.
STORIA La Germania è storia della bici. Era tedesco Josef Fischer, che spicca come vincitore della prima Parigi-Roubaix della storia (1896), ma rappresenta anche il pioniere tedesco al Tour per eccellenza, visto che era al via il 1° luglio 1903 della prima tappa in assoluto della Grande Boucle (fu 15° a Parigi). E la vocazione sportiva di Düsseldorf non si esaurisce nel ciclismo: il cuore di questa città accogliente e moderna batte anche per il calcio e l’hockey su ghiaccio, senza dimenticare che nel 2017 è sede dei campionati del mondo di tennistavolo e dei campionati d’Europa di triathlon. Ci sarebbe anche, tra le altre cose, l’annuale giornata del Giappone ospitata dal centro che accoglie la comunità giapponese più grande l’Europa: fuochi d’artificio unici e non solo. Ma adesso tocca all’abbraccio al Tour. E quello di Düsseldorf promette di essere indimenticabile.