In campo forze speciali e 23 mila poliziotti
Attenzione ancora più alta dell’anno scorso: in azione il nucleo dei Gign specializzato nell’anti-terrorismo, agenti privati e cani anti-esplosivi
Misure di sicurezza ancora più alte per il Tour de France 2017, anche rispetto allo scorso anno. Non sembrava possibile, perché l’allerta massima in Francia del 2016 era legata pure allo svolgimento nel Paese — contemporaneo, per un periodo — degli Europei di calcio. Ma il Mondo non è certo più sicuro rispetto a 12 mesi fa, anzi. Ad aprile si è sparato a Parigi sui Campi Elisi, il gran finale per antonomasia della Boucle che quest’anno attende l’apoteosi domenica 23 luglio intorno alle 19.30. È stata ferita ancora Londra, che ospitò un’indimenticabile Grande Partenza nel 2007 e un traguardo di tappa sette anni dopo. Dalla Promenade des Anglais di Nizza, teatro di strage il 14 luglio 2016, hanno dovuto sloggiare gli eventi sportivi. Il contesto è tristemente questo, e il Tour giocoforza è costretto ad adeguarsi.
TIMORE Due giorni fa, il quotidiano francese Le Figaro ha chiesto al direttore Christian Prudhomme se gli organizzatori stessero vivendo in uno stato di angoscia permanente. Risposta: «No. Ma l’anno scorso sui Campi Elisi, quando tutto si era concluso, per la prima volta in vita mia mi sono sentito sollevato». Il numero di poliziotti e gendarmi si mantiene a quota 23.000 e si conferma l’appoggio, che sembrava limitato al 2016, del nucleo Gign: si tratta di una sezione speciale votata all’antiterrorismo, alla liberazione di ostaggi e a operazioni militari. Saranno in 14, alcuni già in servizio l’anno scorso: una scelta precisa per assicurare continuità e maggiore esperienza. Tutti i giorni, vicino alla linea d’arrivo, ci sarà una task force a coordinare gli sforzi: presenti anche un vice-prefetto in rappresentanza del Ministero degli Interni, un poliziotto, un gendarme, un pompiere e i rappresentanti dell’organizzatore Aso. E verranno predisposti blocchi di cemento per evitare che veicoli vengano lanciati contro la folla.
RINFORZI È stato molto rinforzato il sistema di videosorveglianza, sono raddoppiati rispetto a quattro anni fa gli agenti di sicurezza privati. Inoltre – novità – sarà attiva in particolare nella zona del podio una squadra di gendarmi con cani specializzati nel fiutare materiale potenzialmente esplosivo. Cani di cui si è dotata anche l’organizzazione. E la sicurezza si estende alle regole di comportamento per i veicoli al seguito della corsa (il Tour fa muovere ogni giorno circa 5000 persone): tolleranza zero sul fronte alcol e raddoppio dei controlli sulla velocità. Confermati infine i filtri agli zaini, contrassegnati da una etichetta gialla, nelle zone riservate alla stampa. E le autorità francesi sono in stretto contatto con quelle della Germania, del Belgio e del Lussemburgo: gli altri tre Stati attraversati da questa edizione. Più che «normalità», il motto sembra «continuare a vivere, nonostante tutto». Ma tenendo sempre occhi aperti e antenne dritte: ormai non si può più fare altrimenti.