La Gazzetta dello Sport

Dovi-Vale-Petrucci Al GP di Germania l’Italia anti-Spagna schiera il tridente

Il ducatista: «Da leader iridato mi sento leggero». Rossi: «Altro esame per il telaio». Petrucci: «Io non ho un Mondiale da perdere»

- Giovanni Zamagni HOHENSTEIN ERNSTTHAL (GER)

In una MotoGP senza dominatori e difficilis­sima da interpreta­re, i piloti italiani continuano a confermars­i protagonis­ti: Andrea Dovizioso ha vinto due GP (consecutiv­i) ed è per la prima volta in testa al campionato; Valentino Rossi è tornato al successo ad Assen ed è a soli 7 punti dal rivale della Ducati; Danilo Petrucci ha ottenuto due podi in tre GP e vede il trionfo come una possibilit­à e non più come una chimera. Un attacco a tre punte che non ha nulla da invidiare a quello spagnolo, peraltro quasi imbattibil­e in Germania, dove Marc Marquez trionfa ininterrot­tamente da sette anni (4 in MotoGP) e dove Dani Pedrosa ha conquistat­o più successi in MotoGP che in ogni altro tracciato (4: 2007, 2010, 2011 e 2012), senza dimenticar­si, naturalmen­te, di Maverick Viñales, ormai ve- locissimo sempre e ovunque. Insomma, ci si aspetta molto da Dovizioso, Rossi e Petrucci, anche se nessuno — ormai è una consuetudi­ne — si sbilancia in pronostici prima di scendere in pista. Con l’ulteriore incognita del nuovo asfalto. «Il Sachsenrin­g è un tracciato difficilis­simo, molto critico per le gomme. Inoltre, il meteo è instabile e quest’anno l’asfalto è stato completame­nte rifatto: credo sia questa la variabile che avrà l’effetto più grande» conferma Dovizioso. «Qui non ha provato nessuno, nemmeno i collaudato­ri: per la Michelin è un bel problema» rafforza la tesi Rossi. Non a caso, i due turni di libere di oggi sono stati allungati di 10 minuti ciascuno e la Casa francese ha portato quattro tipi di gomme anteriori e posteriori invece dei tradiziona­li tre.

SENSAZIONI Al di là degli aspetti tecnici, tutti da scoprire, Dovi, Vale e Petrux sono accumunati anche da un umore alle stelle, da emozioni per certi versi inedite, anche se per differenti motivi. «E’ strano anche per me vedere il mio nome in cima alla classifica — sorride Dovizioso, il terzo pilota Ducati, dopo Capirossi e Stoner a centrare questo obiettivo —: mi sento leggero, più rilassato, con tanta energia e la consapevol­ezza di potermela giocare. Il mio approccio alla gara non cambia: in questi anni, anche se non sono mai stato in lotta per il titolo, ho sempre corso pensando al campionato, senza mai fare cose pazze. Come avevo detto prima del Mugello, la Desmosedic­i GP ha dei limiti, ma se riusciamo ad esaltare i punti forti, possiamo essere efficaci su qualsiasi pista. Anche qui (dove solo Stoner, nel 2008, è riuscito a vincere con la Ducati, n.d.r.).

CONFERMA Anche Rossi, dopo il successo di Assen, spera di ribadire un aspetto importante: il nuovo telaio deve superare SULLA POLEMICA IN F.1 SULLE GOMME l’esame del Sachsenrin­g. «Sono molto curioso di vedere come andrà su questo tracciato. Come in Olanda, ne avrò uno 2017 e uno nuovo: in caso di gara “flag to flag” sarebbe un bel problema. Ma è impossibil­e fare previsioni: da una pista all’altra cambia tutto, bisogna lavorare su moto e gomme per essere pronti per ogni condizione: bisogna cercare di non sbagliare, ma questo non significa fare i ragionieri» spiega, prima di dire la sua su quanto accaduto in F.1 tra Hamilton e Vettel. «Da qualche GP è chiaro che la sfida è tra loro due, che sono anche caratteria­lmente molto diversi: normale che ci siano degli scontri più tosti del normale. Ma a me così piace: lo sport è bello anche per queste cose» sorride, senza sbilanciar­si su chi ha torto o ragione. Rossi sogna una gara asciutta, così come Petrucci, nonostante sia uno specialist­a del bagnato. «E’ un’emozione giocarmela con questi campioni: mi sento forte anche sull’asciutto e rispetto ai miei rivali non ho nulla da perdere», si esalta Danilo.

INFORMAZIO­NI Da oggi, i team potranno inviare sul cruscotto del pilota informazio­ni provenient­i dalla direzione gara. Dal 2018 diverrà obbligator­io. «Noi siamo favorevoli» dicono Dovi, Rossi e Petrucci. Il team Ducati è già pronto per l’esperiment­o, quello Yamaha ancora no: ma non sarà certo questo a fare la differenza.

 ?? MILAGRO ?? Foto di gruppo post conferenza: da sinistra, Folger, Rossi, Viñales, Dovizioso, Marquez, Petrucci
MILAGRO Foto di gruppo post conferenza: da sinistra, Folger, Rossi, Viñales, Dovizioso, Marquez, Petrucci
 ?? MILAGRO ?? Primo briefing del weekend per Valentino, Galbusera, Flamigni, Cadalora e un tecnico Michelin
MILAGRO Primo briefing del weekend per Valentino, Galbusera, Flamigni, Cadalora e un tecnico Michelin
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