Marquez cerca l’ottava «Ragionare? No, attaccare»
Dopo 7 pole e 7 vittorie: «Sono sereno». E Viñales: «Il nuovo telaio non fa per me»
Èil Re del Ring. Sette presenze, sette pole position, sette vittorie. Marc Marquez è l’uomo da battere in terra di Germania e nonostante il meteo per il fine settimana sia più imprevedibile che mai e la prova del nuovo asfalto sia attesa da tutti i piloti con un po’ di trepidazione, al momento di in- dicare il favorito del weekend il solo nome che tutti si sentono di pronunciare è proprio quello di Marquez. Il quale, da par suo, non si nasconde: «Questa pista per me rappresenta una grande occasione. Ok, da un certo punto di vista hai addosso la pressione di dover vincere a tutti i costi, perché qui non hai mai ottenuto altri risultati, ma da un altro ti mette addosso un bel po’ di tranquillità sapere che qui sei sempre andato bene».
ATTACCARE
E così, malgrado la sua Honda in certi momenti lo costringa più che altro a giocare in difesa, il campione del mondo ha soprattutto motivo di sorridere. «Le cose evidentemente non sono facili, ma se sei 4° in campionato con due cadu- te, come puoi non sorridere? Magari non sono il più veloce, ma bagnato, asciutto, umido, non mollo mai. E in questo campionato dove siamo 5 in 28 punti, perché per me in lotta per il Mondiale c’è anche Pedrosa, la mia filosofia non cambia: tra attaccare e ragionare, scelgo sempre la prima». TELAIO NO
È il piano anche di Maverick Viñales, il grande sconfitto e deluso di Assen, con quella caduta pericolosissima («E devo ringraziare per l’ennesima volta Dovizioso, questo weekend avrei potuto non essere qui») che gli ha fatto perdere anche la leadership del Mondiale. Una caduta che dopo una settimana ha metabolizzato. «Abbiamo studiato i dati e sembra che nella chicane abbia cambiato troppo velocemente direzione. La moto ha impennato e nel cambio di direzione sono andato giù». Un errore che Maverick spiega anche con il nuovo telaio, che non sembra piacergli più di tanto. «Forse ha tanto potenziale, ma non per me. Con quello vecchio avevo più fiducia, ero più fluido nei cambi di direzione». Che, al contrario di Valentino, decida di tornare indietro? Su quello che si aspetta dalla gara, invece, nessun dubbio: «Posso essere al top. Magari pioverà, però anche con l’acqua sto facendo tanti progressi».