Fair play, ecco 37,5 milioni L’obiettivo è stato centrato
Sei cessioni, bilancio sistemato. Perisic: United fermo a 35 più 5, ne servono 50
Obiettivo raggiunto: l’Inter è riuscita a sommare i 30 milioni di plusvalenze necessari per rispettare gli accordi con la Uefa per il fari play finanziario. Con sei cessioni chiuse ieri, il club ha introitato 37,5 milioni, quasi tut- ti di plusvalenza. Caprari alla Sampdoria, Gravillon al Benevento, Eguelfi all’Atalanta, Miangue al Cagliari, Dimarco al Sion e Banega al Siviglia sono le operazioni impostate e concluse dal d.s. Piero Ausilio e dal coordinatore tecnico di Suning Walter Sabatini. Tutto questo, unito agli altri interventi della proprietà, potrebbe consentire al bilancio nerazzurro di rispettare il «settlement agreement» con l’Uefa e molto probabilmente di evitare anche i 7 milioni di multa nel caso in cui il bilancio si chiudesse con un passivo fino a 10 milioni. Solo a ottobre, con l’assemblea dei soci per l’approvazione dello stesso si avranno numeri più certi. Numeri su cui poi lavorerà la Uefa per esprimersi intorno a marzo 2018.
PERISIC
Il mercato dell’Inter non è comunque finito qui. Anzi, come raccontiamo in queste pagine inizierà davvero oggi, con le mani molto più libere. Restiamo ancora sulle uscite però. Il capitolo Perisic non è chiuso. Il croato - che ieri ha perso anche il terzo match del torneo di Porec per il World Tour in coppia con Dell’Orco - resta un obiettivo del Manchester United. Ma Mourinho è arrivato a offrire 35 milioni più 5 di bonus, lontano dai 50 richiesti. Anche perché da oggi non c’è più alcuna esigenza di fair play... In uscita vanno completate le cessioni di Puscas al Benevento (andrà in prestito con diritto di riscatto e contro riscatto) e di Bakayoko al Genoa (negli accordi presi per Pellegri e Salcedo). Sospesa invece la posizione di Jovetic, per il quale la Roma ha effettuato un sondaggio molto superficiale fermandosi lì. Il montenegrino, insieme con Biabiany, rappresenta una situazione da risolvere in tempi rapidi.