‘Ndrangheta e curva Dominello punito con 7 anni e 9 mesi
A Torino l’ex ultrà che aveva rapporti con la Juve Per il padre Saverio 12 anni e un mese
Per il tribunale di Torino l’ex ultrà diventato interlocutore della Juventus è uno ‘ndranghetista che merita sette anni e nove mesi di carcere. È la condanna che ha colpito Rocco Dominello, personaggio chiave di «Alto Piemonte», il processo che ha esplorato le infiltrazioni mafiose nel Torinese. Alla sbarra c’erano 23 persone: ieri sono arrivate le sentenze di primo grado, con oltre cento anni di carcere. Il gup Giacomo Marson, accogliendo la tesi dei pm Monica Abbatecola e Paolo Toso, ha punito con 12 anni e un mese di galera anche Saverio Dominello, papà di Rocco, dissociatosi dalla ‘ndrangheta durante il processo. Nel dettaglio dell’accusa, Rocco Dominello avrebbe «infiltrato» la curva e gestito per anni il bagarinaggio per conto dei clan: gli veniva elargita una robusta dotazione di biglietti e in cambio avrebbe garantito la pace sociale allo Stadium. Fino a ieri mattina Rocco, che rispondeva di 416bis e di un tentato omicidio, si è difeso con una dichiarazione spontanea: «Io con tutto questo non c’entro nulla. Non sono un ‘ndranghetista e mai lo sarò», ha detto. Poi la condanna e Ivano Chiesa, l’avvocato che lo difende assieme a Domenico Putrino, ha attaccato: «Senza rito abbreviato e con un normale dibattimento il processo avrebbe avuto esito diverso. Rispetto comunque la decisione del mio assistito, l’accusa nei suoi confronti resta astrusa e basata sul niente. È solo su un teorema e ci appelleremo».
GERMANI ASSOLTO In Alto Piemonte estorsioni, violenze, ma anche le oscure manovre in curva. Il processo ha solo sfiorato la Juve, senza mai coinvolgerla: nessun dipendente è stato, infatti, indagato e durante il rito abbreviato Andrea Agnelli è stato sentito come semplice testimone. Altro canale quello della giustizia sportiva in cui sono scattati deferimenti per lo stesso presidente e altri tre manager del club. Si deciderà a Roma il 15 settembre, intanto ieri a Torino è stato assolto Fabio Germani, ex presidente dell’associazione ItaliaBianconera. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa per aver aiutato Dominello a fare da cuscinetto tra club e ultrà, si è tolto qualche sassolino dopo la sentenza: «Non sono felice perché ho da poco perso mia madre, ho fatto 21 giorni di isolamento e sei di domiciliari senza motivo: questa assoluzione in formula piena è merito del mio difensore Michele Galasso».