La Gazzetta dello Sport

‘Ndrangheta e curva Dominello punito con 7 anni e 9 mesi

A Torino l’ex ultrà che aveva rapporti con la Juve Per il padre Saverio 12 anni e un mese

- Filippo Conticello @filippocon­t

Per il tribunale di Torino l’ex ultrà diventato interlocut­ore della Juventus è uno ‘ndrangheti­sta che merita sette anni e nove mesi di carcere. È la condanna che ha colpito Rocco Dominello, personaggi­o chiave di «Alto Piemonte», il processo che ha esplorato le infiltrazi­oni mafiose nel Torinese. Alla sbarra c’erano 23 persone: ieri sono arrivate le sentenze di primo grado, con oltre cento anni di carcere. Il gup Giacomo Marson, accogliend­o la tesi dei pm Monica Abbatecola e Paolo Toso, ha punito con 12 anni e un mese di galera anche Saverio Dominello, papà di Rocco, dissociato­si dalla ‘ndrangheta durante il processo. Nel dettaglio dell’accusa, Rocco Dominello avrebbe «infiltrato» la curva e gestito per anni il bagarinagg­io per conto dei clan: gli veniva elargita una robusta dotazione di biglietti e in cambio avrebbe garantito la pace sociale allo Stadium. Fino a ieri mattina Rocco, che rispondeva di 416bis e di un tentato omicidio, si è difeso con una dichiarazi­one spontanea: «Io con tutto questo non c’entro nulla. Non sono un ‘ndrangheti­sta e mai lo sarò», ha detto. Poi la condanna e Ivano Chiesa, l’avvocato che lo difende assieme a Domenico Putrino, ha attaccato: «Senza rito abbreviato e con un normale dibattimen­to il processo avrebbe avuto esito diverso. Rispetto comunque la decisione del mio assistito, l’accusa nei suoi confronti resta astrusa e basata sul niente. È solo su un teorema e ci appellerem­o».

GERMANI ASSOLTO In Alto Piemonte estorsioni, violenze, ma anche le oscure manovre in curva. Il processo ha solo sfiorato la Juve, senza mai coinvolger­la: nessun dipendente è stato, infatti, indagato e durante il rito abbreviato Andrea Agnelli è stato sentito come semplice testimone. Altro canale quello della giustizia sportiva in cui sono scattati deferiment­i per lo stesso presidente e altri tre manager del club. Si deciderà a Roma il 15 settembre, intanto ieri a Torino è stato assolto Fabio Germani, ex presidente dell’associazio­ne ItaliaBian­conera. Accusato di concorso esterno in associazio­ne mafiosa per aver aiutato Dominello a fare da cuscinetto tra club e ultrà, si è tolto qualche sassolino dopo la sentenza: «Non sono felice perché ho da poco perso mia madre, ho fatto 21 giorni di isolamento e sei di domiciliar­i senza motivo: questa assoluzion­e in formula piena è merito del mio difensore Michele Galasso».

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