La Gazzetta dello Sport

In tre anni 7 punizioni-gol Meglio di tutto il Milan...

Hakan sui calci piazzati è un fenomeno Al Borussia segnò quasi da metà campo

- l.b.

Il piede destro di Hakan Calhanoglu non è turco e neanche tedesco. Il piede destro di Hakan Calhanoglu, quando calcia le punizioni, parla un linguaggio universale: ha segnato in Germania, ha segnato all’Austria, ha segnato alla Croazia. Il giocatore può essere discutibil­e, ma dà una dimensione antica: per la prima volta dall’addio di Pirlo, il Milan ha in rosa uno dei primi cinque specialist­i da fermo. Classifica per gol su punizione negli ultimi tre campionati: primi Messi e Pjanic a 8 gol, poi Hakan a 7 con Dani Parejo del Valencia. Occhio, il Milan in quei 36 mesi ha segnato su punizione 6 volte (dati Opta). Impression­ante: meglio Calhanoglu da solo.

JUNINHO Hakan ha detto di avere Juninho Pernambuca­no come modello e in effetti, per chi ricorda, qualche similitudi­ne c’è. Una volta Calhanoglu ha segnato al Borussia Dortmund da metà campo, un’altra ha calciato contro l’Hoffenheim e a stare stretti quelli erano 30 metri. Le punizioni di Hakan a volte hanno ricordato gli effetti di Juninho, che per certi movimenti del pallone resta superiore, e più recentemen­te sono scomparse. Lo smalto sembra un po’ perso. Nel 2016-17, complice lunga assenza, Calhanoglu non ha mai segnato a palla ferma. Nel 2015-16 ha colpito contro l’Hannover ad agosto. Poi basta, crisi dell’artista. SU AZIONE, SU RIGORE Hakan però non ha smesso di calciare in partita, con la palla in movimento: 6 gol in 15 partite nell’ultima Bundesliga, 11 in 64 gare nei due anni precedenti. Ha smesso con le punizioni, ha compensato con i tiri da fuori e gli inseriment­i, magari arrivando da sinistra. Il Milan con lui ritrova quel brivido da barriera e forse anche un po’ di serenità con i rigori. Bacca e Niang nell’ultimo anno hanno pasticciat­o parecchio, mentre Suso ha sbagliato malamente in casa contro l’Empoli, quando la stagione sembrava maledetta. Il mercato, poco ma sicuro, ha portato specialist­i: Calhanoglu, Kessie, Rodriguez, André Silva. Se in Europa League ci fosse bisogno dopo i supplement­ari, zero problemi.

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