Nicchi: «Var ok, ma non risolverà ogni problema»
Il presidente: «Favorevoli perché ci aiuterà a diminuire gli errori. Le due Can? Per ora no alla riunificazione, non serve»
Niente sorprese e il via ufficiale alla stagione della Var. L’appuntamento dell’Aia per presentare i nuovi organici arbitrali ha confermato le anticipazioni Gazzetta: Nicola Rizzoli rilancia, con il richiamo del campo più forte di quello della scrivania (farà il designatore dall’estate 2018); Abisso, Man- ganiello e Pasqua promossi nella Can A (aumentata di un’unità), dalla quale escono Celi e Russo. Deroga a Damato. E ancora: in Can B salgono Balice, Fourneau, Giua, Guccini, Pillitteri e Piscopo. È stato il presidente dell’Aia, Marcelo Nicchi, a illustrare le novità della prossima Serie A, compresa quelle tecnologiche.
TEST E VADEMECUM «Non pensate che la Var possa risolvere tutti i problemi, ma ci aiuterà a evitare errori chiari – ha ricordato Nicchi –. Faremo in questo mese almeno 6 amichevoli per testarla coi nostri arbitri. Poi due giorni a Sportilia (raduno Can A dal 27 al 1° agosto, ndr) saranno dedicati a simulazioni di gara. Avremo 2 Var ai monitor e per questa ragione spariranno gli addizionali, mentre il 4° uomo tornerà a essere un arbitro perché toccherà a lui subentrare in caso d’infortunio. Il protocollo da usare è quello dell’Ifab e vale per tutte le competizioni. Roberto Rosetti, responsabile del progetto per la Lega, girerà nei raduni e spiegherà tutti i meccanismi. Sono convinto che la tecnologia sia utile e diminuiranno le proteste. Magari invece degli arbitri sotto tiro finiranno i registi…. La riunificazione delle due Can? Non è all’ordine del giorno adesso e neppure a breve. Poi mai dire mai, ma non credo porti vantaggi. Se la Var diventa definitiva, invece potremmo aumentare l’organico. Russo e Celi rientreranno come specialisti Var? No, al momento chi va ai monitor deve essere un arbitro in attività, ma vedremo in futuro. Var contro cultura del sospetto? Non occorre la Var, ma più cultura sportiva e meno sospetti. In Italia siamo maestri nel vedere nero da qualunque parte. Questa classe arbitrale mi rende orgoglioso per la limpidezza. Che non vuol dire essere infallibili. La Var ci aiuterà in questa direzione: gli errori chiari saranno evitati. E i primi a esserne contenti siamo proprio noi». Il presidente ha poi ricordato la battaglia dell’Aia contro le aggressioni subite dagli associati («Una vergogna nazionale») e ha rimandato tutti all’appuntamento di martedì, quando saranno svelati i nuovi designatori. Messina è sicuro della sua quarta (e ultima) annata alla Can A, mentre alla B c’è da sostituire il povero Stefano Farina, morto il 23 maggio (commovente il ricordo di Nicchi): volata tra Morganti e Trentalange.