Vettel da Todt Non sarà un processo
Il ferrarista a Parigi per un colloquio senza legale Sanzioni: decide il Tribunale Fia
Domani Sebastian Vettel è atteso in Place de la Concorde a Parigi, sede della Fia, dove lo aspetta il presidente Jean Todt. Ma l’incontro non dovrebbe avere i toni di un processo a carico del 4 volte iridato per le vicende del GP dell’Azerbaigian. Si tratta infatti di un invito, tanto che Seb non sarà accompagnato dagli avvocati Ferrari. È difficile prevedere quale direzione prenderà il colloquio e che cosa possa scaturirne. Di certo si partirà dall’episodio di domenica scorsa a Baku. È probabile che Todt chieda a Vettel la sua versione sull’accaduto, cioè la ruotata che il ferrarista ha dato alla Mercedes del rivale Hamilton mentre erano dietro alla safety car.
RISCHIO A caldo, Seb si è giustificato dicendo che Lewis aveva rallentato di colpo, provocando il primo tamponamento da parte della Ferrari. Ma la sua successiva reazione è stata grave, tanto che i commissari l’hanno punito con uno «stop and go» di 10” per guida pericolosa. Seb ha rischiato la squalifica e domenica in Austria correrà con una spada di Damocle, visto che gli restano 3 punti sulla patente sportiva e incappando in un altro «incidente» sarebbe fermato per una gara. L’incontro con Todt potrebbe sfociare in una reprimenda, con l’impegno a non ripetere certe reazioni. Remota la possibilità che vi sia una sanzione per comportamento antisportivo. In questo caso, fra l’altro, servirebbe una sentenza del Tribunale Fia, che potrebbe essere impugnata.