La Gazzetta dello Sport

Trentin 5° e sorpreso «Non ero mai finito tra i 10 in una crono»

Trentino chiude a soli 10” da Thomas: «La maglia gialla? A Liegi corriamo tutti per la volata di Kittel»

- INVIATO A DÜSSELDORF ci.sco.

Non se l’aspettava nessuno, e se è per questo nemmeno lui. «No, per niente. Zero assoluto». Matteo Trentin è il primo ad essere sorpreso da una prestazion­e che lo ha subito lanciato nell’elite del Tour de France: il 27enne trentino della QuickStep Floors, 2 tappe in carriera vinte nella Boucle, si è piazzato 5° a 10” da Geraint Thomas. «È la prima volta che arrivo nei primi dieci di una crono». Ma com’è nato questo risultato? «Boh. Che la condizione fosse buona, lo sapevo. Volevo spingere a tutta perché venivamo da tre giorni un po’ così, sballottat­i in giro tra la presentazi­one e tutte le cose da fare prima della grande partenza. Volevo che le gambe andassero presto in temperatur­a, per usare un termine dei motori, e ho decido di spingere a tutta». Applausi. E pazienza se il figliolett­o Giovanni se l’è perso perché durante la cronometro… si è addormenta­to davanti alla television­e, a Montecarlo. «Aveva giocato tutto il giorno... » . Quanto all’influenza della pioggia sulla prestazion­e, Trentin è netto: «Non penso proprio di essere stato avvantaggi­ato rispetto ad altri. L’ho presa alla partenza e all’arrivo». La maglia gialla non è così lontana – all’arrivo di ogni tappa, crono escluse, vanno 10”, 6”e 4” ai primi tre – ma Matteo parla chiaro: «Il traguardo di Liegi è per Kittel, lavoreremo per lui. Poi vedremo». A proposito della tappa di oggi, per la prima volta al Tour sarà applicata la nuova norma Uci per rendere meno nervosi i finali in volata: in pratica, il tempo necessario per calcolare un ‘buco’ passa da 1”a 3”.

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