Valverde, che botta Scivola in curva e si frattura una rotula
Spagnolo picchia contro una transenna senza protezioni, rotto pure l’astragalo. Quintana: «La nostra corsa cambia»
Se ne sentono di tutti i colori. Qualcuno dice che Alejandro Valverde in quella curva era entrato troppo forte per uno che qui al Tour aveva il compito di aiutante di lusso del capitano Nairo Quintana. Altri affermano che nella pozzanghera che ha accelerato il ruzzolone del murciano, facendolo sbattere violentemente contro le transenne, c’era olio misto all’acqua. Non manca chi sostiene che, viste le condizioni meteo, si sarebbero dovute predisporre maggiori protezioni al bordo della strada.
FATTI Ma queste sono opinioni. Il fatto è un altro e immensamente più importante: il Tour di Alejandro Valverde è già finito, in una curva a sinistra piazzata più o meno a metà della cronometro. Il 37enne della Movistar, trasportato in ambulanza all’ospedale universitario di Düsseldorf, si è fratturato la rotula sinistra e l’astragalo sinistro: operazione prevista già nella notte. « Un brutto colpo — ammette Nairo Quintana —. È difficile accettarlo, Alejandro è un compagno importantissimo. Continueremo naturalmente a lottare, ma questo imprevisto ci costringerà a cambiare la strategia». La televisione francese in un primo momento aveva definito serie le condizioni del signore delle Ardenne (5 Freccia Vallone e 4 Liegi-Bastogne-Liegi conquistate in carriera, plurivittorioso del 2017 con 11 successi). A soccorrere Valverde c’era anche il team manager Eusebio Unzue, che ha allontanato un’altra persona che avrebbe voluto coprire Alejandro con una mantellina.
MALASORTE Sono caduti in tanti (Groenewegen, Gallopin, Bennett…) e quella stessa curva è stata fatale anche a un altro spagnolo: Ion Izagirre, che doveva essere la carta per la Bahrain-Merida (priva di Vincenzo Nibali) per la classifica generale. Pure lui è andato all’ospedale per contusioni lombari e all’anca sinistra. La Spagna è uscita davvero malissimo dalla prima giornata: Alberto Contador ha pagato a Froome un dazio di 42 secondi in 14 km. «È tanto, di certo non è stata la migliore maniera di cominciare. Quando ho saputo che Valverde era caduto ho rischiato ancora di meno». Ma almeno il 34enne della TrekSegafredo è ancora in gara. Ieri mattina al via c’erano solamente 13 spagnoli, il numero più basso al Tour dal 1983. Adesso ne sono rimasti solo 11. E, tornando a Valverde, a questo punto il resto della stagione dell’ « Imbatido » è un grosso punto interrogativo.