La Gazzetta dello Sport

Ledecky, 400 meraviglie Terzo tempo della storia

L’americana timbra 3’58”44: solo a Rio e nel 2014 era andata più veloce. Verso un altro en plein mondiale nello stile libero: «Tanti cambi e non ho ancora un piano»

- Stefano Arcobelli

Non ha bisogno neanche di qualificar­si nei 1500, tanto è stata superiore in stagione. Katie Ledecky ha completato venerdì sera ad Indianapol­is le sue fatiche, e raccolto tutti i pass mondiali per potersi confermare come a Kazan nel 2015, quando vinse tutto, dai 200 sl (sulla Pellegrini) ai 1500, prima donna a riuscirci. Se le faranno nuotare anche la staffetta mista, la ventenne americana potrà tentare di vincere 7 ori, regalarsi un’estate da Mark Spitz: Phelps ci riuscì 10 anni fa a Melbourne dopo le 6 di Atene e prima delle 8 di Pechino. Gli americani vanno matti per queste imprese da marziani, e già sulle tribune dei Trials i cartelli inneggiava­no tutti per lei, «Katie is our lady», «Light it up Ledecky», sopratutto durante i 400 sl dominati quasi con la stessa furia per il record mondiale stabilito in occasione dell’oro olimpico di Rio in 3’56”46, o nel 2014 per vincere l’oro dei Panpacific­i di Gold Coast in 3’58”37. Il 3’58”44 con un passaggio da 1’57”57, è dunque la terza prestazion­e più veloce della storia, una delle 9 sulle 10 tutte sue (l’unica non sua è di Federica Pellegrini in 3’59”15 a Roma 2009). Mostruosa.

CAMBIAMENT­I E doveva essere una stagione interlocut­oria, dopo l’ingresso all’Università di Stanford, con un ambiente nuovo, un allenatore diverso: ma la Ledecky va oltre i sistemi di lavoro, è una che nuota senza freni. E «non ho fissato degli obiettivi concreti per quest’anno, voglio soltanto fare buone cose e divertirmi». E «non ho capito come abbia fatto a scendere a 3’58”, sono reduce da un anno post olimpico pieno di cambiament­i, sono in una fase di costruzion­e generale, certo sono contenta di vedere di cosa sono stata capace in questi Trials». Quattro primi crono al mondo, per la più grande stileliber­ista, la pentalolim­pionica destinata a stracciare ogni record di crono e di medaglie. E ha appena compiuto 20 anni.

NUOVO VENTO Il vento di Katie coinvolge parecchi dei reduci americani protagonis­ti a Rio: come la ranista Lilly King, ora soli 12/100 dal primo crono mondiale della russa Efimova (ieri all’ultimo test di Chartres 1’05”29) nei 100 rana (1’04”35). Come la dorsista Kathleen Baker, a 36/100 dalla canadese Masse (58”57) che si ritrova a battere Olivia Smolida, da quinto tempo stagio- nale. Come Kevin Cordes, che si avvicina al top dell’inglese Adam Peaty per 5/ 100 (58”74) e strappa a Cody Miller il vero record americano di Rio ricordando­si della beffa brasiliana per colpa della quale perse la staffetta mista. Come Matt Grevers, olimpionic­o di Londra nei 100 dorso, tornato in nazionale a 32 anni,anch’egli col 2° tempo del 2017 battendo il re di Rio, Ryan Murphy sotto i 53”. E attenti adesso anche ai 400 sl ( 5° D’Arrigo); sbuca al 5° posto stagionale il 24enne Zane Grothe da 3’44”43. Un avversario in più per Detti. Quei 400 sl in cui la Ledecky nuota come un uomo...

 ?? AP ?? Katie Ledecky, 20 anni di Washington, 5 ori olimpici (4 a Rio) e 9 mondiali. A Kazan 2015 è stata la prima donna a vincere dai 200 ai 1500
AP Katie Ledecky, 20 anni di Washington, 5 ori olimpici (4 a Rio) e 9 mondiali. A Kazan 2015 è stata la prima donna a vincere dai 200 ai 1500

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