Martinenghi, oro bis in staffetta e l’ipoteca sui 100
Avvia la rimonta della 4x100 mista uomini-donne In semifinale nella rana miglior tempo: 1’00”62
Oro venerdì, oro sabato e (probabile) oro domenica. Sono tre giorni carichi, intensi per Nicolò Martinenghi agli Europei juniores di Netanya, in Israele. Il diciassettenne ranista varesino prima emerge anzi infligge 1” esatto in semifinale al russo Somovo nei 100 toccando in 1’00”62; poi dato il cambio alla dorsista Tania Qualieri, con una frazione lanciata da 59”09 avvia la 4x100 mista uomini- donne (ora olimpica) verso il trionfo, cui partecipano il delfinista Alberto Razzetti (54”12) e la stileliberista del 2002 Maria Masciopinto (55”75).
CHE DIFESA Già a farfalla, l’Italia aveva preso il comando della staffetta: Razzetti ha lasciato un margine di 86/100 sulla Russia (Buinaia 55”18), l’az- zurrina è stata brava e tenace anche perchè ad incalzare era l’inglese Scott McLay da 49”39, tempo per lasciare giù dal podio l’Irlanda. L’Italia infliggeva 85/100 alla Russia e liberava la gioia di tutto il gruppo, che ieri non aveva raccolto altre medaglie se non quarti posti e la gemma cronometrica del doppio record italiano (e sono 4 ) di Federico Burdisso, sedicenne pavese. L’argento dei 200 farfalla, che sta nuotando più veloce degli anni da ragazzo di Giacomo Carini, si migliora di oltre 3” in 2 giorni nei 100 ed entra in finale col 7° tempo (e con Razzetti, ottavo in 53”85). Il talento della Gestisport milanese scende a 53’’47, ovvero realizza un progresso di 34/100 dal mattino e dopo aver cancellato il 54’’41 di due settimane in un meeting a Piacenza. TRIPLETE L’Italia ha già un bottino di 7 medaglie prima del gran finale. Tocca al reuccio Martinenghi mettere un altro sigillo d’oro, il terzo: l’allievo di Marco Pedoja, in finale avrà ancora il compagno d’argento dei 50, Alessandro Pinzuti, e dovrà ricordarsi che una settimana fa a Roma si prendeva il record italiano in 59”31 (oggi dovrà tentare di passare sotto i 28” per provare a migliorarlo). Promette bene nei 200 misti anche Anna Pirovano, la prima medagliata di questa spedizione. Insomma un lavoro da completare per la nuova Italia che ha in Martinenghi l’alfiere, il leader consapevole e lanciato, che non rinuncia a dare un contributo decisivo ai compagni più giovani mentre si sta integrando in mezzo ai grandi. Non era facile nuotare 1’00”6 a Netanya, ma Nicolò ha le stimmate del campione e sa reggere la pressione facendo finta che anche quella di stasera sarà la gara della vita. Poi potrà ripresentarsi a Peaty, e sentirsi ancora parte di questo gruppo in Israele per i Mondiali di Indianapolis a fine agosto. La lunga estate d’oro di Martinenghi è appena cominciata «e son contento...».