La Gazzetta dello Sport

Randazzo un balzo avanti: 7.95 Siragusa e Cattaneo, 100 veloci

Tribuna esaurita al Grezar: Filippo si migliora di 19 cm La toscana fa 11”35, il lombardo a 10”24

- Andrea Buongiovan­ni INVIATO A TRIESTE

La tribuna dello stadio Grezar è esaurita: il ritorno dell’atletica di vertice a Trieste scatena entusiasmi. Ad infiammare il bel pubblico ci pensa l’uomo più atteso di giornata, Filippo Randazzo. Il 21enne lunghista catanese, al rientro dopo un periodo di stop per un fastidio al bicipite femorale sinistro, quello della gamba di stacco, conferma di essere atleta sul quale puntare. Dopo l’8.05 della stagione indoor, atterra a 7.95, personale all’aperto migliorato di 19 cm. Per la finale diretta (qualificaz­ioni di venerdì cancellate per nubifragio), a caccia di folate giuste, si inverte il senso di pedana in ex- tremis. Crea qualche problema (presto risolto) ai camerament­v, ma funziona: tutti i tentativi della gara sono a favore di vento. Il finanziere, peraltro, con la sua rincorsa rimbalzant­e, mette subito in chiaro le cose: Kevin Ojiaku, 7.88 alla prima prova e 7.87 alla terza, prova a prenderlo. Senza successo. La serie di Randazzo (due nulli e tre rinunce) dice poco. Ma il 7.95, seppur isolato, ridà linfa a una specialità che, scoppietta­nte in inverno, ora stenta a decollare (Jacobs ha rinunciato alla semifinale dei 100).

VELOCITÀ Anche le gare su rettilineo propongono risultati apprezzabi­li. I 100 vanno al 23enne lombardo Federico Cattaneo (10”24, ma con +2.1 m/s) e alla 24enne toscana Irene Siragusa che, con 11”35 (+0.7), resta a 3/100 dal personale. Anna Bongiorni, seconda con 11”39, cresce di altri 12/100 ed entra nella top ten italiana. Sono risultati che, contando sul recupero di qualche assente e benché il compito sia arduo, fanno sperare anche in funzione 4x100 e qualifica- zione ai Mondiali di Londra (parteciper­anno le prime sedici nazionali di un ranking basato sulle migliori prestazion­i ottenute tra l’1 marzo 2016 e il 23 luglio 2017). Quella femminile, col 43”28 di Ginevra 2016, è al 19° posto: al momento, per essere tra le elette, servirebbe un 42”87. Ci proverà giovedì a Losanna. Quella maschile, grazie al 38”58 degli Europei di Amsterdam 2016, è al 20°: oggi, per la promozione, occorrereb­be un 38”44. Appuntamen­to domenica a Londra. Pressoché definita, invece, la situazione delle 4x400. La maschile, pur in una stagione di crescita complessiv­a del settore, è di fatto esclusa; la femminile (all’11° posto col 3’25”16 di Rio) è sostanzial­mente ammessa. I titoli dei 400, nel mentre, sono di Davide Re (46”07) e Maria Benedicta Chigbolu (52”31), con Libania Grenot e Ayo Folorunso (smaltita un’infiammazi­one a un tallone) spettatric­i in tribuna.

ALTI E BASSI Tra gli ostacoli alti piacciono Lorenzo Perini (13”54, ma con +3.0) e l’infinita Micol Cattaneo che a 35 anni conquista il quinto tricolore, otto stagioni dopo l’ultimo. La mamma comasca, con 13”20 (+1.8), eguaglia il miglior crono nazionale 2017 di Veronica Borsi e il suo post-maternità. Nei concorsi bene Sebastiano Bianchetti nel peso (19.74), Mauro Fraresso nel giavellott­o (77.36) e Laura Strati nel lungo (6.59/0.0). Notizie meno buone dalla marcia: nei 10.000 di Federico Tontodonat­i, il rientrante Matteo Giupponi (al 6° km) e Massimo Stano (al 7° mentre è in testa) sono squalifica­ti.

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COLOMBO Filippo Randazzo, 21 anni: al coperto ha un personale di 8.05

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