La Gazzetta dello Sport

Carica Bierhoff «Spezzeremo il tabù Mondiale»

- INVIATO A SAN PIETROBURG­O p.f.a

Ci sarebbe anche la storia della maledizion­e: quella che impedisce al vincitore della Confederat­ions Cup di prendere la coppa del mondo l’anno successivo. Ma ai tedeschi in stato di grazia non interessa: «È così bello spezzare i tabù. Anche nessuna europea aveva vinto il Mondiale in Sudamerica, poi siamo arrivati noi, nel 2014 in Brasile». Oliver Bierhoff è divertito nel raccontare l’attacco alla malasorte della Germania di scorta. Una squadra «di prospettiv­a», era stata definita da Joachim Löw. Un gruppo che sulla Prospettiv­a Nevskij, viale principale di San Pietroburg­o, potrebbe sfilare con la coppa stasera.

DIVERTIMEN­TO «Il segreto è semplice: ci stiamo divertendo» dice Julian Draxler, capitano ventitreen­ne. Nella semifinale contro il Messico, l’età media dei titolari era di 23,9 anni, la più bassa della Germania a un torneo. E per dimostrare che l’ansia per la finale non disturba la vigilia, ieri mattina tour per la città con fotografie da veri turisti, nonostante il passaggio dal sole-30 gradi di Sochi alla pioggia-12 gradi di San Pietroburg­o.

IMBATTUTI I ragazzi incasseran­no 50 mila euro in caso di vittoria, la Germania è imbattuta da 14 partite dopo il k.o. con la Francia nella semifinale dell’Euro 2016. Il trionfo dell’Under 21 all’Europeo ha fatto parlare di dominio tedesco esteso già alla prossima coppa del mondo, Löw frena: «C’è euforia, quell’euforia che un mese fa mancava. Però il Mondiale ha un’altra dimensione. Pensiamo al Cile, che ci ha fatto soffrire nel gruppo, abbiamo pareggiato ma poteva andar peggio. I rigori? Hanno un portiere che sembra un killer sui penalty, ma anche i nostri non sono male».

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