La Gazzetta dello Sport

L’Inter si scalda Pronti 60 milioni per Nainggolan Vidal o Naby Keita

1Suning è pronta all’investimen­to: il guineano è un nome anche per il futuro, Radja deve ancora rinnovare a Roma, l’ex Juve è un pallino di Sabatini

- Matteo Brega MILANO

Deciso un grosso investimen­to. Il guineano del Lipsia è un’idea pure per il futuro. Preso un altro baby: Zaniolo, 18 anni, figlio d’arte

L’Inter ha deciso di investire 60 milioni di euro per un centrocamp­ista top, uno che possa sistemare definitiva­mente il reparto consentend­o a Luciano Spalletti di effettuare il salto di qualità nel cuore della squadra. E così da domani ripartiran­no i contatti con club e giocatori che rientrano nei profili scelti dal nuovo allenatore nerazzurro insieme con il d.s. Piero Ausilio e il coordinato­re tecnico di Suning Walter Sabatini. La scelta andrà fatta con grande oculatezza per non sbagliare più in un settore dove l’Inter ha sofferto particolar­mente nell’ultima stagione. Ecco perché la famiglia Zhang (con Steven che continua a studiare e presto diventerà amministra­tore delegato al posto di Liu Jun, o presidente quando si interrompe­ranno i rapporti con Erick Thohir), Ausilio e Sabatini non hanno alcuna fretta di chiudere questa operazione. Vogliono puntare sul nome più adeguato e non vogliono farsi trascinare in aste.

KEITA I tre giocatori che al momento sono più avanti degli altri sono Naby Keita, Radja Nainggolan e Arturo Vidal. Keita è un mediano di corsa, sostanza e fisico del Lipsia. Ha giocato quest’anno la prima stagione in Bundesliga e ha colpito i maggiori club europei. Classe 1995, nazionalit­à guineana ( quindi extracomun­itario), il 22enne Naby preferisce giocare davanti alla difesa in un centrocamp­o a quattro (o a due in un 4-2-3-1) senza però arricciare il naso se gli si chiede di decentrars­i. Buon recuperato­re di palloni nonostante sia alto «soltanto» un metro e 72. Il Liverpool si è mosso tempo fa per averlo e questo è un ostacolo per i nerazzurri. Il secondo, poi, riguarda la valutazion­e che ne fa il club tedesco, ovvero 60-65 milioni. La cifra non spaventa le casse della proprietà, però Ausilio e Sabatini proveranno comunque a smussare questa richiesta nel caso volessero puntare proprio su di lui. A soli 22 anni potrebbe rappresent­are il profilo su cui investire per i prossimi anni.

IL NINJA Nainggolan è stra-conosciuto a queste latitudini. Inutile spiegare quanto sarebbe importante il suo apporto alla manovra interista. Corsa e muscoli, intuizioni e letture tattiche. Tutti elementi che Spalletti conosce benissimo (anche Ausilio aveva provato a portarlo all’Inter negli anni scorsi) avendolo trasformat­o da centrocamp­ista in trequartis­ta atipico. Atipico perché i piedi di Radja non sono educati al pun-

to da renderlo un raffinato tessitore di gioco nei tempi e nei modi. Ma può spaccare in due le partite oltre che le difese avversarie con le percussion­i. A livello economico bisogna intavolare la trattativa con la Roma perché i gialloross­i per adesso si sono rifiutati di ascoltare chiunque. Anche il diretto interessat­o si è esposto per esprimere la volontà di rimanere a Roma. Ma per adesso i segnali di rinnovo del contratto – in scadenza nel 2020 – non hanno avuto un seguito concreto. Ecco perché resta uno spiraglio di arrivare al centrocamp­ista belga armandosi di pazienza. Il prezzo che potrebbe fare la Roma, alle prese con diverse cessioni, si aggira sui 50 milioni.

VIDAL Infine ecco un vecchio pallino di Sabatini, Arturo Vidal. Per il momento non si può parlare di trattativa per l’ex juventino, ma solo di suggestion­e, sogno. I sondaggi effettuati con il Bayern Monaco sono stati molto superficia­li, giusto per capire i margini di manovra di una trattativa complicati­ssima. Il club bavarese è uno dei più ricchi al mondo e se deve cedere un giocatore non lo fa per necessità di reperire soldi. Ma l’Inter conta su un paio di aspetti nel caso decidesse di puntare forte sul cileno, in campo oggi con il Cile per la finale di Confederat­ions contro la Germania. Il primo è la scadenza del contratto (2019) che potrebbe portare alla richiesta di rinnovo di Artu- ro, il secondo è l’acquisto di Tolisso che potrebbe andare a pestargli i piedi. Prendere Vidal e puntare ad accorciare il gap con la Juventus – anche grazie a lui – avrebbe un senso davvero speciale per l’Inter.

GLI ALTRI Dietro a questi tre profili restano in corsa Fabinho del Monaco e Grzegorz Krychowiak del Psg. Sono un passo indietro rispetto ai primi, ma ciò non vuol dire che siano usciti dai radar. Dentro ai quali rimangono anche altri giocatori, più giovani e con prospettiv­e differenti. Uno è Duncan del Sassuolo (sarebbe un ritorno in nerazzurro per lui), l’altro è Barella del Cagliari, il terzo è Coulibaly del Pescara. Non sarebbero, nel progetto attuale, tre titolari. Ma tre elementi buoni per l’Inter del futuro, quella che vuole anche crescere in casa nuovi talenti.

Da domani riprendono i contatti con club e giocatori. Tra i giovani seguiti Duncan, Coulibaly e Barella per il futuro

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