La Gazzetta dello Sport

CATTELAN FA IL DURO «DERTHONA, SARO’ IL TUO CANNAVARO»

IL CONDUTTORE: «TORNO A GIOCARE NELLA MIA CITTÀ DIFENDO DURO, MA HO PRESO SOLO UN ROSSO. GOL? POCHI... DAVANTI MI BUTTO»

- di FRANCESCO VELLUZZI

Derthona, Sarezzano, Bastida Pancarana, Castelnuov­o Scrivia, Sale, Nova Milanese, Cassano Spino, Bosco Marengo e ora di nuovo Derthona. Vabbé, non sono Juve, Real Madrid e Chelsea... ma sono le squadre in cui ha giocato Alessandro Cattelan che, da settembre, sarà ancora su Sky Uno al timone di «X Factor» e, da gennaio del 2018, condurrà sempre «E poi c’è Cattelan», ma dall’autunno ogni domenica pomeriggio scenderà in campo con la maglia del Derthona, la squadra della sua città, Tortona, nel campionato di Prima Categoria. «Mi ha convinto il sindaco Gianluca Bardone durante la tappa del Giro d’Italia. Torno dove ho cominciato. Stadio bello. Sono felice. Ma sono più loro che fanno un favore a me. E’ nata una nuova società, dopo varie difficoltà. L’allenatore sarà Maurizio Venarucci » . Alessandro, che ha 37 anni, gioca da difensore centrale: «Sono più Cannavaro che Nesta, se dobbiamo intendere il tipo di giocatore. Nel senso che Nesta è più raffinato, io uso più il fisico e l’anticipo».

La domenica in cui esordirà verranno più giornalist­i che a una partita vera, oltre alle sue figlie Nina e Olivia e a sua moglie Ludovica

«Chissà. A Tortona vivono i miei. Lo prendo come un impegno. E’ l’ultimo anno in cui gioco e farlo in questa situazione mi attira. Poi smetterò».

E pensare che ha cominciato tardi.

«A 15-16 anni. Facevo arti marziali. Iniziai come attaccante, giocavo ai giardinett­i. Ero la mascotte, ma poi mi aggregaron­o alla prima squadra dove ho fatto 8 panchine in Interregio­nale. Poi è partito il giro delle squadre minori, sono arrivato all’Eccellenza».

Diceva che è tosto e deciso. Gioca duro?

«Sì, ma ho rimediato una sola espulsione».

Gol?

«Pochi. Uno o due a stagione. Sulle palle inattive andavo, ma più che altro a far casino».

La leggenda narra che, andato via lei dal Derthona nel 1999, hanno preso al suo posto Manuel Pasqual.

«Ahahaha. Non ho giocato con lui per un pelo».

Ora i calciatori li intervista nel suo programma: chi l’ha fatta divertire di più?

«Direi Bonucci, ma pure Chiellini e Florenzi sono stati bravi. I calciatori fanno la differenza nell’intratteni­mento più dei personaggi di spettacolo che lo fanno per lavoro. All’inizio è stata dura, ricordo che convinsi Javier Zanetti a venire perché lo conoscevo. Poi si sono sciolti e accettano questo tipo di contatto».

Per noi giornalist­i non è facile. Sono molto diffidenti.

«Non so se nel mio caso è legato al programma o alla persona. A me interessa divertirmi con loro e non cercare lo scoop o la polemica. E loro ora si calano nella parte».

Con Vieri è andato pesante: gli ha messo sul tavolo le carte con le sue conquiste.

«La cosa è nata senza che ci conoscessi­mo. E’ un intratteni­tore nato Vieri. Ma è diffidente e non è facile avere la sua fiducia. E’ anche timido, ma è molto divertente. Nella puntata non abbiamo esagerato».

Tra due settimane va a Cervia a giocare con lui a foot-volley: la gente vi sfida in un torneo patrocinat­o dalla Gazzetta, chi perde paga i chupiti.

«Premesso che io i chupiti non li bevo, ma vado solo a birra... siamo una buona coppia. Abbiamo fatto qualche prova, lui è fortissimo. Ha fatto più pubblicità a questa disciplina lui a Formentera che il movimento tutto insieme».

Gioca anche a futsal o a calcio a otto?

«A otto sì qualche torneino. A cinque non mi diverto».

Non si diverte neanche più tanto a guardare l’Inter, la sua squadra del cuore.

«Una passione ereditata da papà e mamma. Mi rivedo molto nell’Inter, anche nel fatto che c’è sempre qualcosa che guasta la festa. Il dolore più grande l’ho provato quando è andato via Ronaldo. Una sofferenza enorme, come in un rapporto d’amore. Una volta superato quel dolore non ho più patito tanto neppure per Mou».

Cosa si augura dalla dirigenza per il prossimo campionato?

«Che non vendano Perisic. Ho fiducia in Gagliardin­i che ha subito troppe critiche. Non mi ha mai appassiona­to tanto Handanovic, ma riconosco che è un portiere sopra la media».

INTERVISTA­RE I GIOCATORI? NON CERCO SCOOP, STANNO AL GIOCO ALESSANDRO CATTELAN CONDUTTORE

 ??  ?? Alessandro Cattelan 37 anni, conduttore tv con l’hobby del calcio. Giocherà nel Derthona in «Prima»
Alessandro Cattelan 37 anni, conduttore tv con l’hobby del calcio. Giocherà nel Derthona in «Prima»
 ??  ?? Alessandro Cattelan con gli amici del Derthona, nella sua Tortona
Alessandro Cattelan con gli amici del Derthona, nella sua Tortona
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