Non solo Donsah Il Torino ritorna sul gigante Imbula
Già lo scorso inverno Petrachi lo cercò, ma poi lo Stoke alzò il prezzo del riscatto
Avolte ritornano. Sono gli obiettivi di mercato del Torino che, quando non si perfezionano nell’immediato, si ripresentano a distanza di qualche tempo. E’ il caso di Salvatore Sirigu, il cui approdo in granata è stato perfezionato in settimana dopo la corte iniziata già un’estate fa. La stessa situazione, pur con tempi più ristretti, si potrebbe ripetere per Giannelli Imbula. E’ lui, il forte centrocampista congolese di origine, belga di nascita e francese di passaporto, la principale alternativa al bolognese Donsah. Entrambi sono stati due oggetti del desiderio dello scorso mercato di riparazione; sono stati seguiti ma non ingaggiati a gennaio, ma Gianluca Petrachi non ha mollato la presa. Tant’è vero che se, nelle ultime settimane il ds granata aveva messo nel mirino — oltre all’outsider Chalobah — di nuovo Donsah, adesso si è rifatto sotto anche con lo Stoke City per Imbula, altro prospetto gradito a Mihajlovic per rinforzare il centrocampo. D’altra parte Imbula ha fisico (è alto 186 centimetri per 80 chili) e dinamismo, cui abbina anche un buon piede mancino. Qualità che, in carriera, gli hanno permesso di destreggiarsi bene tanto in un centrocampo a due o a tre, dimostrandosi a proprio agio nel ruolo di interno sinistro come pure da mediano davanti alla difesa. Peculiarità che lo renderebbero perfetto per il camaleontico centrocampo che ha in mente Mihajlovic. Insomma, le qualità di Imbula ne fanno un giocatore pregiato: dopo essere stato votato, 4 anni fa, come miglior giocatore della Ligue 2, il valore di Giannelli, classe ’92, è cresciuto a dismisura. E quando, estate 2013, il Marsiglia lo ha comprato dal Guingamp, ha dovuto sborsare 8 milioni, diventati 23 quando l’ha preso il Porto.
RISCATTO In Portogallo, però, Imbula non ha convinto sul campo (solo 10 presenze nella stagione 2015-16), prima del passaggio allo Stoke City, che lo ha pagato 25 milioni di euro. La trattativa granata per Imbula, lo scorso inverno, fu imbastita sulla base del prestito con diritto di riscatto fissato a 11 milioni. Negli ultimi giorni di mercato le parti sembravano essere vicine alla stretta di mano. E invece, quando si era quasi sul traguardo, gli inglesi alzarono l’asticella imponendo il riscatto a 15 e il Torino in quella fase preferì fermarsi. Ora il presidente Cairo ci riprova e l’obiettivo è ghiotto: perché nonostante una stagione buttata e una non certo felice nello Stoke (da marzo ha giocato solo 5 minuti contro il City), Imbula rimane un piatto prelibato che richiama su di sé le attenzioni di squadre tedesche e turche, con il Galatasaray in prima fila. La volontà di rilanciarsi potrebbe fare la differenza, come il desiderio del centrocampista di mettersi alla prova in un campionato che ama: quello italiano.