André Silva parato da Ochoa Ma è di bronzo
Nuovo acquisto portoghese fallisce un rigore con il Messico Lascia la Russia con un solo gol
Il Portogallo esce con la medaglia di bronzo dallo stadio dello Spartak Mosca, dopo il 2-1 al Messico nei supplementari, ma André Silva non ha troppi motivi per essere contento. Il milanista durante questo torneo doveva farsi conoscere dalla vastità del suo nuovo pubblico, da quei tifosi non sempre attenti a ogni dettaglio di ciò che succede in Champions League o nelle partite del Porto nel suo campionato. Chiude con un solo gol, il 3-0 alla Nuova Zelanda, alcune occasioni interessanti, soprattutto di testa, e una chance buttata all’inizio della semifinale con il Cile che gli è costata molte critiche in patria. Ieri poi gli è andata peggio. La punta pagata 38 milioni aveva l’opportunità di guidare l’attacco della nazionale, poiché Cristiano Ronaldo ha già lasciato la Russia. André Silva invece ha sbagliato subito un rigore. E la sua partita non è più risalita.
IL QUARTO ERRORE Non serviva la Var per capire che il fallo di Rafa Marquez sul milanista, dopo un quarto d’ora, era un rigore chiaro. Per fortuna del direttore di gara saudita, che non fischia subito, la videoassistenza gli è venuta in soccorso. Silva ha tirato angolato e basso, ma non così forte per superare Ochoa che ha capito l’angolo e ha deviato vicino al palo. Se si considerano anche i tiri dopo il 120’ contro il Cile, è stato il quarto rigore consecutivo sbagliato dai portoghesi. Che però hanno vinto grazie a un altro penalty, dopo che Pepe al 91’ aveva pareggiato l’autogol di Neto. Sul dischetto è andato Adrien Silva, al 104’ e non ha sbagliato.