La Gazzetta dello Sport

Baccaglini saluta «La mia era una proposta seria»

Amarezza dopo le dimissioni da presidente: «Ma dico grazie alla città che credeva in me»

- Giovanni Di Marco PALERMO

Paul Baccaglini ringrazia, saluta e se ne va: «Ho fatto il possibile. Averci provato pesa meno di un rimpianto». Niente Palermo, dunque, per l’ex inviato delle Iene che nelle prossime ore verosimilm­ente si dimetterà dalla carica di presidente. Ieri Baccaglini ha affidato la sua versione dei fatti a un comunicato. Fedele alla sua linea, non ha svelato cifre, nomi e dettagli dell’operazione, ha usato toni pacati ma ha anche ribadito con forza che la sua offerta era solida e garantita sotto ogni punto di vista: «La mia squadra e io – ha dichiarato Baccaglini – prendiamo atto del rifiuto della nostra proposta. Ho sempre parlato di questa opportunit­à come di un investimen­to e come tale deve quadrare anche a livello numerico. L’offerta a nostro giudizio poteva soddisfare tutti: prevedeva una dilazione dei pagamenti su base comunque garantita, con un’ulteriore importante integrazio­ne anch’essa garantita alla promozione in Serie A». Cioè un bonus in caso di immediato ritorno in A, oltre a quanto stanziato per l’acquisizio­ne del 100% delle quote (secondo indiscrezi­oni per una cifra tra i 60 e i 70 milioni di euro, 40 dei quali per ripianare i debiti). Un’offerta che Zamparini ha definito ridicola. Aggiungend­o come non gli fossero state date garanzie a copertura degli investimen­ti previsti per la costruzion­e di nuovi impianti. Baccaglini ha replicato facendo riferiment­o all’incontro avuto col sindaco Orlando: «Ritengo che le garanzie circa il piano di investimen­ti, che chiarament­e passa anche per lo sviluppo imprendito­riale di nuove strutture come lo stadio e il centro sportivo, non sia di diretta competenza di Zamparini. Ho incontrato il sindaco e il progetto aveva trovato apertura e disponibil­ità da parte sua». Chiusura per i palermitan­i: «Alla città che così calorosame­nte mi ha accolto, rivolgo un sentito grazie, con la speranza che un giorno le nostre strade possano reincrocia­rsi». Insomma, mai dire mai.

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LAPRESSE Paul Baccaglini, 33 anni, lascia Palermo

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