La Gazzetta dello Sport

Franco è il Cannibale in Moto2 «Non me lo spiego nemmeno io»

Romano sfrutta le cadute di Marquez jr e Luthi, vince la sesta e allunga in classifica Il rookie Bagnaia è 3°. In Moto3 Fenati contrasta super Mir, poi taglia il traguardo 2°

- Giovanni Zamagni INVIATO A HOHENSTEIN-ERNSTHAL

Se sei il più veloce, il più costante, il più bravo a gestire i momenti difficili, è normale vincere GP a ripetizion­e. Franco Morbidelli è tutto questo: ovvio, quindi, che abbia conquistat­o sei gare su nove disputate. Quasi incredibil­e in un campionato tanto difficile come quello della Moto2. Franco usa lo stesso aggettivo per definire la sua prima parte dell’anno, anche se per differenti motivi. «Incredibil­e, quasi non me lo spiego: sono impression­ato da quello che sto facendo! Non mi aspettavo un rendimento così, sto scoprendo di essere un pilota vincente: sto vivendo un sogno e non vorrei svegliarmi» si esalta Morbidelli, quasi incredulo di fronte a un dominio che, finalmente, si concretizz­a anche in classifica generale: adesso ha 34 punti di vantaggio su Thomas Luthi, caduto al 12° giro proprio nel tentativo di tenere il passo di Franco. Fuori Luthi, a terra anche Alex Marquez, per Morbidelli sembrava una formalità conquistar­e il gradino più alto del podio, invece ci ha pensato Miguel Oliveira a complicarg­li il GP di Germania: il pilota della KTM è stato capace di annullare un distacco di oltre 2” ed arrivare in scia al rivale al 17° giro, quando ne mancavano 12.

TATTICA Invece di passare e provare ad andarsene, Oliveira ha preferito studiare Morbidelli da vicino, per poi tentare il tutto per tutto nel finale. « Vista la velocità con la quale mi aveva raggiunto, temevo che andasse via. Non avrei opposto resistenza, mi sarei anche accontenta­to del secondo posto» svela Franco, che grazie a quel mancato sorpasso ha trovato la forza di reagire. «Non mi ha attaccato subito, lo ha fatto solo al penultimo giro, ma alla prima curva di quello finale ho preso qualche rischio e sono passato di nuovo» racconta. Così sono sei vittorie in nove GP, per un totale di sette successi italiani, compreso quello di Mattia Pasini (ieri buon 5°) al Mugello. Quest’ultimo è però scivolato al sesto posto nella generale avendo perso i 20 punti conquistat­i in Catalogna per una squalifica dovuta all’utilizzo di un olio irregolare. Quasi un dominio tricolore, comunque, con l’aggiunto di Francesco Bagnaia, capace di battere Simone Corsi nella volata per l’ultimo gradino del podio. Bagnaia, al debutto in Moto2, ma ha già conquistat­o tre podi, per un quinto posto nella generale davvero significat­ivo. « La vittoria non è un’utopia. Intanto mi godo questo podio in un giorno spe- Franco Morbidelli impegnato nella sua splendida corsa verso la vittoria del suo sesto GP stagionale, inseguito dal portoghese Miguel Oliveira, 2° al traguardo con 66 millesimi di ritardo. Sopra, a fine gara con Francesco Bagnaia, terzo ciale: è il compleanno di mia mamma».

SEMPRE LUI Come Morbidelli domina in Moto2, Joan Mir lo fa in Moto3: il quinto successo stagionale gli permette di andare in vacanza con ben 37 punti di vantaggio su Romano Fenati, al terzo secondo posto consecutiv­o, quinto podio stagionale. Questa volta Romano, che ha dato spettacolo, è stato beffato per 121 millesimi. «Alla penultima curva ho provato a infilare Mir, ma non ce l’ho fatta e ho dovuto accontenta­mi del secondo posto. Ma non va male», gioisce Romano, con Marcos Ramirez bravo a portare la KTM al terzo posto. Quarto Nicolò Bulega, finalmente protagonis­ta di una gara convincent­e («adesso guido meglio la moto»). A terra, ma protagonis­ta di un grande GP, Tony Arbolino, caduto a otto giri dal termine mentre era 4° davanti a Bulega. A punti Bastianini (6°), Di Giannanton­io (11°) e Bezzecchi (15°). Franco, 22 anni, alza lo strano trofeo vinto al Sachsenrin­g sulla Kalex a motore Honda

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AFP
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