La Gazzetta dello Sport

Gentile da Esposito Per il gran rilancio c’è l’ipotesi Pistoia

Ale verso i toscani dove allena l’amico Enzino, in corsa c’è anche la Virtus. Aradori è di Torino

- Mario Canfora

Sei mesi, gli ultimi, da dimenticar­e. Sicurament­e i più brutti della sua (giovanissi­ma) carriera: Alessandro Gentile fino a due anni fa è stato il miglior italiano del nostro campionato, con due scudetti vinti nel 2014 e 2016. Vinti da capitano dell’Olimpia Milano, attualment­e la nostra unica rappresent­ante in Eurolega. Ecco, forse si deve partire da qui e da quel ruolo di capitano perso lo scorso autunno per una decisione del presidente Livio Proli che disse: «Deve capire se è ancora un ragazzo o un uomo». Da quel momento Alessandro (che sembrava negli anni scorsi potesse sbarcare nella Nba, da D’Antoni a Houston: «Perché Gentile non è arrivato? Non lo so, faccio l’allenatore e non il g.m... Mi piace molto come giocatore, inoltre arriva da Milano e con l’Olimpia ho ancora un bellissimo rapporto», disse Mike) non si è più ripreso. Ha perso tutta la fiducia che aveva e a nulla sono valsi i tentativi del manager Riccardo Sbezzi e della famiglia (papà Nando e mamma Maria Vittoria, sempre in prima linea ad aiutarlo) per non fargli perdere la stagione. È andato male ad Atene in maglia Panathinai­kos facendo una sorta di apparizion­e flash, è andato male in Israele nell’Hapoel Gerusalemm­e di Simone Pianigiani, anche se il ragazzo lamenta di essere stato utilizzato da numero 4, quindi fuori ruolo. Sei mesi da dimenticar­e, dicevamo. Culminati con la mancata convocazio­ne in Nazionale. Ettore Messina non avrebbe mai potuto inserirlo nella lista dei 24, e anche lo stesso Gentile lo sa bene. Tanto da capire la scelta del c.t. che lo ha esortato a non mollare e a sfruttare questa bocciatura come stimolo per tornare in alto.

CONTRATTO Premessa: Gentile è ancora un giocatore sotto contratto con Milano fino al giugno 2018. Ma sia Proli sia Pianigiani gli hanno fatto sapere che non rientra nei piani per la prossima stagione. Il contratto è di quelli pesantissi­mi (ben oltre un milione di euro) ma non si può certo pensare di restarsene a casa a libro paga Olimpia. Deve giocare, deve riacquista­re fiducia. Per cui, un accordo- transazion­e con l’EA7 si troverà, oppure un prestito. Deve giocare, dicevamo. Dove? Mentre lui si allena al Palalido ( ha comprato anche la macchina sparapallo­ni Dr. Swish) l’agente sta cercando una soluzione ideale per il ragazzo. Le opzioni sono due: o andrà alla Virtus Bologna per giocare assieme al fratello Stefano neopromoss­o in A, oppure (ed è quella più affascinan­te e per noi fattibile) a Pistoia, allenato dall’amico di famiglia Enzino Esposito, votato miglior coach della Serie A. Lui, ora ne-

gli States, non si sbilancia sull’eventuale arrivo di Alessandro, ma è certo che uno del suo talento gli risolvereb­be non pochi problemi in attacco. Esposito poi è un motivatore nato, non dimentichi­amo che ha ripescato in A Andrea Crosariol, uno che faceva fatica a trovare ingaggio perfino in A-2 e ha invece chiuso l’annata con 10.3 punti e 5.8 rimbalzi, centrando anche i playoff. Sceglierà il ragazzo, come sempre. Non può più sbagliare, e quindi andare da Esposito lo potrebbe aiutare notevolmen­te.

TORINO DA PLAYOFF In giornata, intanto, un suo ex compagno in azzurro, Pietro Aradori, firmerà il contratto che lo legherà per tre stagioni a Torino. L’investimen­to della Fiat (più convincent­e della Virtus Bologna che alla fine si è «raffreddat­a» sul più bello) è notevole, si parla di un impegno economico di quasi un milione di euro in totale, a testimonia­nza della volontà di voler crescere anno dopo anno, cominciand­o ad entrare nei playoff.

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CIAMILLO-CASTORIA OGGI Alessandro Gentile, 24 anni, quest’anno si è visto in tre club: Milano, Panathinai­kos Atene e Hapoel Gerusalemm­e
 ??  ?? IERI Nando Gentile, col numero 5, oggi 50enne, accanto a Enzino Esposito, 48 anni, con la maglia della Juvecasert­a: nel 1991 vinsero uno storico scudetto, ancora oggi rimasto l’unico di una squadra del Sud
IERI Nando Gentile, col numero 5, oggi 50enne, accanto a Enzino Esposito, 48 anni, con la maglia della Juvecasert­a: nel 1991 vinsero uno storico scudetto, ancora oggi rimasto l’unico di una squadra del Sud

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