Mihajlovic
«LA JUVE PERDERÀ PUNTI NEL DERBY, MA RESTA FAVORITA. POI IL NAPOLI E UNA DELLE MILANESI. LA ROMA? DOVEVA AGGIUNGERE, NON STRAVOLGERE. NOI CORRIAMO PER UN POSTO IN EUROPA »
merito di Sarri. Difficile inserirsi in una orchestra simile, ma se riusciranno a migliorare ancora la rosa quest’anno sono da scudetto».
Poi?
«Una delle milanesi. Vogliono tornare in Champions. Entrambe non possono fallire. Sarà una bella sfida».
Iniziamo dal Milan.M
«I nuovi cinesicines non badano a spese. Non si è capito bene chi siano, ma la didisponibilità si vede.de. Stanno comprandoco tanto. Il mio amico MontellaM si potrà divertire».
E l’Inter?
«Ha ricostru ricostruito la coppia Sabatini-batini- SpallettiSpa tenendo un grandgrande d.s. come Ausilio.lio. ArriverannoArr presto colpi importanti, su una bbase che è già forte. Con tre-quattro innesti,inn lotta per il titolo».tito
HaH dimenticato la Roma.
« AncheA qui una cocoppia intrigante, Monchi-MDi Francesco,ce ma nuova: ci sono speranze e incognite.in Per ora stast vendendo, a cacaro prezzo, dei giogiocatori importantanti. Bisognerà vederedere cchi arriva. Arrivatiti a quel livlivello, per l’ultimo salto, dovrestidov aggiungere non stravolgerestravo».
Dopo 25 anni non ci sarà più Totti.
«Fa effetto. È stato il più forte calciatore italiano degli ultimi 30-40 anni, forse di sempre. Secondo me poteva giocare ancora un anno, ma non avrebbe cambiato la sua straordinaria carriera. La dimostrazione d’amore che ha ricevuto lui dai tifosi il giorno dell’addio non l’ha avuta mai nessun altro calciatore al mondo. Questo lo ripaga di tutti i trofei che avrebbe vinto altrove».
Lei fu l’artefice del suo esordio nel lontano 1993.
«Dissi a Boskov di portarlo in panchina e poi di farlo entrare a Brescia. E le confesso che mi sarebbe piaciuto anche essere il suo ultimo allenatore».
Mi sta dicendo che...
«Sì, ho pensato a Totti per il Torino. Dall’inizio, a metà partita, o nell’ultima parte di gara, io la carta Totti nel mazzo vorrei sempre averla. Non credo pensi di indossare una maglia diversa da quella della Roma, ma se ne avesse voglia... France’, il mio numero ce l’hai».
Da chi ha giocato 25 anni con lo stesso club, a un 18enne che fatica a rinnovare.
« Non paragoniamo Totti a Donnarumma. Sono epoche diverse. Totti è stato l’ultimo dei Mohicani. Il calcio moderno non conosce bandiere. Gli agenti impostano le carriere dei giocatori».
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Lei ha lanciato Donnarumma a 16 anni: dovrebbe restare al Milan?
«Non conosco i termini della trattativa. Dico solo che Gigio è fortissimo ma è solo un ragazzo e deve ancora migliorare per essere un campione. Farlo nel club dove è cresciuto e gli vogliono bene, lo aiuterebbe. Ma questa trattativa sta durando troppo. A 18 anni si è ritrovato mezza Italia contro e questo può minare la sua serenità. All’Europeo non è stato il solito Gigio. Ma c’è un però...».
Quale?
«Raiola non è certo Madre Teresa di Calcutta, ma il suo mestiere lo conosce bene. Dipende dalle proposte sul tavolo. Se Real Madrid, Barcellona o un altro top club mondiale gli offrisse il doppio o il triplo rispetto al Milan, perché Gigio dovrebbe dire no?».
Torniamo alle avversarie. Atalanta, Lazio e Fiorentina.
«Per l’Europa ce la giochiamo con loro. L’Atalanta ha venduto tanto e avrà anche l’Europa League, ma se il settore giovanile offre a Gasperini un’altra nidiata di talenti può confermarsi. La Lazio ogni anno tira fuori un coniglio dal cilindro, ma ripetersi non sarà facile. La Fiorentina ha un ambiente molto esigente, lo so per esperienza. Non entro in casa altrui, ma chi ha i Della Valle dovrebbe tenerseli stretti».
Chiudiamo con il Filadelfia, il Torino è tornato a casa.
«È stato un onore essere l’allenatore del Toro il giorno dell’inaugurazione. Il Filadelfia (dove il Toro si allenerà, ndr) può regalarci 6-8 punti. Non c’è più bisogno che io parli ancora ai ragazzi di cuore e di storia: saranno i muri del Filadelfia a farlo al posto mio».