Con un play, una mezzala e una punta centrale il 4-3-3 potrebbe non essere più un dogma
Non dovrebbe più essere un dogma il 4-3-3: con l’ampliamento tecnico (e numerico) della rosa, Montella potrà studiare diverse soluzioni tattiche per il Milan. Ma quanto fatto fin qui non basta. Aspettando Donnarumma, servono ancora: 1) un play di alto livello; 2) un altro attaccante centrale, tipo Kalinic che di gol ne garantisce, considerato che sia André Silva (destra) sia Borini (sinistra) possono allargarsi nello scacchiere offensivo; 3) c’è abbondanza di centrali, ci vuole almeno una mezzala che dia il cambio a Kessie e Bonaventura, se Bertolacci va via e resta, «adattato», Sosa.
4-3-3 Il mercato sembra impostato sul progetto tattico più consolidato: ma urge un regista basso per dare un senso al tutto, altrimenti come l’anno scor- so si avrà l’impressione del compitino svolto didascalicamente. Per opposti motivi Montolivo, non più giovanissimo, e Locatelli, al quale forse non farebbe male una stagione di lotta e governo in una medio-piccola, non sono sufficienti. Biglia — play dell’Argentina e perfettamente integrato da noi — sarebbe scelta ideale per dare tempi, personalità, sicurezza del possesso palla nei momenti difficili: alla Pirlo insomma. Però il Krychowiak del Siviglia (non del Psg) è una valida alternativa. Incognite: il valore di Musacchio; la tenuta di Bonaventura da mezzala, essendo più efficace da esterno offensivo; il peso in zona gol di André Silva. Arma in più: Calhanoglu, teorico attaccante di sinistra, può arretrare da mezzala o accentrarsi da trequartista (per il 4-3-1-2 o il 4-2-3-1).
4-2-3-1 Il passaggio dal 4-3-3 al 4-2-3-1 prevederebbe gli stessi interpreti ma schierati diversamente. Quello che meno convince in questa disposizione è la posizione di Kessie che, per quanto visto nell’Atalanta, gioca da mezzala-incursore: qui invece dovrebbe arretrare il suo raggio d’azione (come Pjanic nella Juve) e limitarsi in fase di spinta, un peccato. In compenso, con Gasp, l’ivoriano ha dimostrato di poter giocare da attaccante destro nel 4-3-3.
4-4-2 Dal 4-2-3-1 al 4-4-2 manca l’interprete a destra: Suso è abituato a giocare molto offensivo e, tagliando da destra, ad accentrarsi da trequartista. Con il dovuto rispetto per i mostri sacri, era quello che faceva Donadoni, solo nominalmente ala destra ma fantasista lungo tutto il fronte offensivo: però gli interpreti dei due Milan non sono paragonabili e in questa rosa mancano esterni destri di ruolo (ha giocato lì Kucka, forse può farlo Kessie). Non facile.
3-5-2 Più proponibile un passaggio alla difesa tre (dentro Zapata), magari come fa Allegri quando nei finali difende il vantaggio. Conti e Rodriguez, sugli esterni, hanno caratteristiche perfette per una mediana a cinque. Due tra Silva, Borini e Calhanoglu possono convivere davanti. Con un 9 d’area — come Tiquinho nel Porto — A.Silva potrebbe muoversi in verticale come gli piace. Milan interessante, ma ancora in fase di «lavori in corso».
1Il Milan, con qualche accorgimento, dovrebbe avere più soluzioni tattiche. Ma servono alternative in mezzo