Aru troppo solo! Così perde 24” da super Froome che torna giallo
Le sorprendenti porte girevoli dell’attuale mercato ci regalano un derby degli opposti. Qualcuno l’avrebbe mai immaginato soltanto un mesetto fa? Chi partiva per la nuova avventura pieno di entusiasmo, aspettative, lecite, e ambizioni, adesso mostra l’orgoglio, fissa comunque traguardi ma, nemmeno tanto tra le righe, non riesce a nascondere un velo di insoddisfazione e tristezza. Chi invece si fermava a proseguire un’avventura dall’orizzonte quanto meno incerto, adesso è felice come un bambino al quale hanno riservato un Babbo Natale tutto per lui. Non è ancora finita, chiaro. Questo pazzo mercato, vivace come poche altre volte negli ultimi anni, può regalare ancora sorprese. Ma nella fotografia del momento si vede questo: Luciano Spalletti defilato, un po’ immusonito dalla delusione. E Vincenzo Montella al centro dell’obiettivo che non smette di ridere e ha gli occhi pieni di sogni. Le facce capovolte del derby. L’Inter del potenziale enorme di Suning che doveva fare fuochi d’artificio e proporsi come anti-Juve, è ferma a Borja Valero e Skriniar. E nella seconda uscita, per quel che può valere, le prende dal Norimberga. Serie B tedesca. Intanto nell’altra sponda della città il Milan dei cinesi in tono minore, nel senso del potere economico, i fuochi d’artificio li ha fatti eccome. Un paio di centinaia di milioni spesi in decine di grandi acquisti, con la ciliegina del crac Bonucci. Una super rivoluzione. L’aeroplanino può provare a spiccare il volo anche dalla panchina. L’euforia prevale sul peso delle responsabilità. Fallire sarebbe un problema, ma fa bene Montella a pensare soprattutto alle opportunità. Gli uomini di carattere sono fatti così. «Se avessi paura non farei questo mestiere», dice più o meno nella conferenza stampa in Cina, a casa dei proprietari. E’ pronto alla sfida totale con le big. E tra le altre cose, dichiara: «E’ un onore e un piacere allenare Bonucci, il più forte centrale del mondo con Sergio Ramos».
Spalletti non potrebbe dirlo per il pur ottimo Borja Valero tra i centrocampisti. In più, è sul piede di partenza il giocatore che lui vorrebbe trattenere: Perisic. Insomma, si aspettava tutt’altra situazione. Ma anche Luciano è un altro tecnico di gran carattere e per il momento non può che mostrare il petto. Si aspetta rinforzi, certo, e lo dice. Ma nel frattempo stuzzica il Milan («Da scudetto? Boh») e conferma l’obiettivo: «Noi comunque dobbiamo andare in Champions». Poi magari nel rush finale Sabatini piazzerà colpi clamorosi. Poi magari le sliding doors del mercato ci regaleranno un altro ribaltone. Di sicuro, al di là degli acquisti sarà il campo a emettere la sentenza. Ma se le cose restano così, Spalletti dovrà inventarsi qualcosa di geniale per spegnere il sorriso a Montella.