PAZZA IDEA LYANCO: IL MONDIALE MA C’È DA CONVINCERE SINISA
Si chiama Evangelista Silveira Neves Vojnovic, per tutti Lyanco, il collegamento diretto fra Bormio, in Valtellina, e la Russia. Perché il centrale difensivo granata ha un’idea fissa in mente: conquistare le attenzioni del c.t. del Brasile Tite e meritarsi una convocazione con vista sul Mondiale del prossimo anno. «Le mie radici sono in Serbia, ma il mio sogno da quando gioco a calcio è sempre stato quello di indossare la maglia verdeoro - si è presentato nelle scorse settimane a Espn Brasil -. Certo, conquistare un posto tra i 23 che andranno in Russia la prossima estate non sarà per nulla facile ma io voglio provarci, lavorando con impegno e dando tutto per il Toro». Strada lunga e tortuosa, visto che prima c’è da convincere Mihajlovic. Che oggi lo schiererà nel nuovo Toro che nasce sulla linea della continuità.
VOLTI NUOVI Tante trattative in ballo su altrettanti tavoli di mercato, infatti, ma soltanto due volti nuovi nella squadra che oggi affronterà la Casateserogoredo (Eccellenza): Sirigu e, appunto, Lyanco, entrambi con in testa una splendida idea mondiale. Su Lyanco il club granata ha scommesso forte nella finestra invernale del mercato, battendo la concorrenza della Juve (e non solo) con quei 9 milioni pagati al San Paolo, 6 di quota fissa più 3 di bonus sulla base del numero di partite giocate e del rendimento. Poi, a fine marzo, lo sbarco alla Sisport e i primi mesi di acclimatamento nella nuova realtà italiana, allenamenti quotidiani a marcare Belotti ma nessuna partita vera e propria. Un periodo non facile, per un giocatore che ha appena vent’anni e che non ce la fa più a rimanere a guardare. Oggi, però, si scollina. Dalla Casateserogoredo in avanti si farà sul serio e Lyanco va di fretta: perché il tempo stringe e per convincere tutti è vietato fare passi falsi. D’altra parte, le pressioni a questo ragazzone biondo di quasi un metro e 90 per 85 chili sembrano piacere. «Lyanco è pronto», ha tagliato corto il tecnico Sinisa Mihajlovic a fine dello scorso campionato, disegnando su di lui il ruolo di centrodestra nella difesa granata a quattro. Ecco perché prosegue la caccia a un compagno di reparto che sia esperto (vedi Paletta), proprio per consentire al brasiliano-serbo di continuare a crescere, soprattutto sul piano tattico.