In 5.000 per il Napoli
De Laurentiis: «Vinceremo»
Napoli e il Napoli, una storia d’amore lunga 91 anni. Una passione travolgente che non conosce freni o confini. L’onda azzurra ieri ha conquistato il Trentino, facendo segnare il record di presenze in Val di Sole, dove cinquemila tifosi si sono uniti in unico abbraccio collettivo, riempiendo non soltanto la tribuna del campo che ospita gli allenamenti della squadra di Sarri, ma anche tutto il perimetro circostante. C’era folla ovunque, pure tra gli alberi ai margini del terreno di gioco. Si è capito da subito che sarebbe stata una domenica di straordinaria follia sportiva: code chilometriche di auto lungo la statale che porta a Dimaro, pullman in arrivo dalla Germania, dall’Austria e dal centro Italia. E serpentoni di tifosi a passeggio lungo le vie. Poi l’apoteosi, con l’arrivo allo stadio del presidente Aurelio De Laurentiis, che per la prima volta in questo ritiro si è lasciato andare all’abbraccio del popolo azzurro.
VERA STAR Cordiale, sorridente e disponibile, De Laurentiis ha assistito alla prima mezz’ora dell’allenamento della mattina in tribuna, in mezzo ai tifosi, saltellando al coro «chi non salta è juventino», prestandosi alle richieste di selfie, annuendo con sorrisi a chi gli chiedeva lo scudetto e ammettendo pure che Berenguer «dovrebbe arrivare». Come Karne- zis, da vice di Reina.
UN NUOVO SARRI La mattinata del presidente è stata lunghissima. Malgrado il caldo e il sole cocente, De Laurentiis ha deciso di attraversare l’intera area destinata agli autografi, che ribolliva di passione, concedendo un’ora di ulteriore contatto alla gente per firmare magliette, scherzando anche con i sostenitori azzurri: «questa è l’ultima pezzotta che firmo però… » ha sottolineato davanti a una casacca non originale. Poi Adl ha finito il suo tour rilasciando alcune battute a radio Kiss Kiss, emittente ufficiale della società: «C’è grande entusiasmo perché questa è la squadra che ha giocato meglio di tutte nello scorso campionato e si è rinforzata con la crescita di chi ha giocato meno l’anno scorso e con alcune nuove pedine. Vedo Sarri molto tranquillo – ha am- messo De Laurentiis -, un altro uomo, molto sicuro di se stesso e della squadra, che non si sta preoccupando nemmeno delle altre che si stanno rinforzando». Perché quest’anno c’è una consapevolezza diversa, nella squadra e nell’ambiente. Stavolta sono le altre a doversi preoccupare del Napoli: «Si diceva sempre che non bisognava pronunciare la parola scudetto, per scaramanzia – ha continuato De Laurentiis –. Ma è normale che uno compete per vincere, io l’ho sempre fatto in qualunque ambito. Ho sempre pensato di vincere, anche a scuola volevo essere il primo. Il desiderio ci deve sempre essere, io sono un estimatore della meritocrazia».
COMPLIMENTI A proposito di meritocrazia, chi si sta mettendo in mostra è il neo acquisto Ounas, autore anche di un gol nell’ultimo test contro il Trento: «Si sta inserendo molto bene, ho visto che mordeva la porta – ha chiuso il presidente azzurro –. E poi mi piacciono molto queste formazioni sperimentali, si vede chi va meglio nel primo tempo, chi può essere risolutivo nel secondo. E in questa gestione si vede quanto è bravo Sarri». Una carezza per tutti e una ventata di aria nuova. Perché la sensazione comune è che questo sia davvero l’anno buono per la storia.
ACQUISTI Ounas promosso da ADL: «È uno che morde la porta» Vicino l’ingaggio di Karnezis, come vice di Reina