Già febbre da Douglas Il nuovo 11 si presenta
L’era di Costa alla Juventus Gli altri sudamericani già negli Usa
Sempre di Allianz si tratta. Dalla bomboniera bavarese in cui si è scatenato solo a tratti, al catino torinese in cui promette di fare sfracelli. E in cui oggi si presenterà al nuovo popolo lucidando la sua «11»: è il Douglas Costa day, il giorno in cui il nuovo acquisto pronuncerà le prime vere parole bianconere. Allo Juve Stadium che ora tutti si stanno abituando giustamente a chiamare Allianz Stadium: non sarà un problema per il 26enne brasiliano che per due anni aveva piantato le tende all’Allianz Arena, casa del Bayern.
CACCIA AL SELFIE Prima la conferenza stampa alle 14.30, poi l’intervista a J TV e il bagno di folla nel negozio ufficiale proprio accanto allo Stadium: a suo modo anche questa una novità, perché per la prima volta la caccia al selfie e l’invasione dei flash è nel nuovo avveniristico Mega-Store. I primi 35 che compreranno la maglia, potranno pure conoscere da vicino il nazionale verdeoro. Un modo per rieccitare i tifosi, nel complesso un po’ delusi, quasi storditi di fronte al «movimentismo» del Milan. E per rimette- re Douglas Costa al centro del villaggio. L’acquisto del brasiliano è stato oscurato dalla cessione di Bonucci, psicodramma per una tifoseria divisa tra chi accusa Leo di alto tradimento e chi se la prende con il club.
SUPER AFFARE In realtà Douglas Costa non è un colpo qualunque in un pigro mercato, ma un maxi-investimento da cui si aspetta una maxi-resa. È il terzo acquisto più costoso della storia dietro alla vertigine da 90 milioni del Pipita e ai 100 miliardi per Buffon 16 anni fa. Il secondo se si restringe il campo agli ultimi anni di gloria con la gestione Andrea Agnelli. Nel dettaglio, l’acquisizione è «a titolo temporaneo», quindi in prestito, fino al 30 giugno 2018, con un pagamento immediato di 6 milioni. Poi il contratto prevede che entro due anni la Juve abbia l’opzione per l’acquisizione a titolo definitivo pagando 40 milioni in due esercizi. In campo, invece, si tratta di un’arma tattica formidabile, un moltiplicatore di soluzioni offensive: in carriera ha sempre garantito dribbling e cross in quantità industriali, proprio ciò che serve nella trequarti alle spalle del Pipita. E poi alta frequenza nel cambio di passo che finora è mancata: Douglas si presenta con un fulmine inciso tra i capelli rasati, un messaggio al mondo da chi è chiamato affettuosamente «flash». Dopo le visite mediche di mercoledì, prima degustazione juventina, era dovuto tornare in Brasile per sciogliere alcuni problemi burocratici: adesso il ritorno in Italia, la presentazione, poi le prime sudate a Vinovo. Non troverà gli altri sudamericani: proprio oggi Paulo Dybala, Gonzalo Higuain, Alex Sandro e Juan Cuadrado inizieranno a lavorare a Boston con i preparatori personali. Assieme al resto della truppa, Costa li raggiungerà giovedì e a quel punto Allegri avrà tutta la rosa da modellare. In attesa di altri colpi: il mondo Juve li reclama presto per rispondere al Milan.