Bertolacci bis: «Genoa, torno con più grinta»
Parla l’ex Milan «Mi mancava l’affetto dei tifosi» Lapadula, oggi nuove visite
Come prima, più di prima. Andrea Bertolacci a 26 anni riavvolge il nastro e, dopo due stagioni complicate, torna a vestire la maglia del Genoa. Lo fa con umiltà e grande carica, pure con parole d’amore per i tifosi rossoblù ritrovati, parole che prendono in fretta la forma di un sassolino fastidioso da togliersi dallo scarpino rossonero: «Tra le cose che mi hanno spinto a tornare — racconta il centrocampista — c’è la sensazione speciale che provavo ogni volta che tornavo al Ferraris da avversario. C’è quell’affetto che i tifosi del Genoa mi avevano fatto sentire così forte e che mi mancava ormai da troppo tempo».
CRESCITA Le sue due stagioni al Milan, evidentemente, si sono rivelate molto più fredde. Lui comunque non le butta nel cestino. «Purtroppo — spiega — a causa dei tanti infortuni non ho potuto avere la continuità necessaria per fare bene. Ora, però, mi sento più maturo. Mi hanno fatto crescere le esperienze vissute in campo e pure quelle fuori. In questi due anni mi sono sposato e ho avuto un figlio. Torno a vestire la maglia del Genoa con più maturità, determinazione e grinta. Sono un Bertolacci migliore rispetto a quello che aveva realizzato sei gol in un solo campionato, e per questo mi sono posto traguardi importanti: voglio tornare a giocare con continuità, ritrovare la Nazionale e un posto per i Mondiali. Dipenderà da cosa riusciremo a fare in questa stagione con il Genoa».
CHE CENTROCAMPO Al nuovo esordio in rossoblù, Juric lo ha affiancato a Miguel Veloso, una coppia che convince decisamente i tifosi: «Con Veloso — commenta Bertolacci — mi sono subito trovato bene, del resto mi piace giocare con chi tratta il pallone con delicatezza. Ma non c’è solo Miguel, qui ci sono altri elementi importanti e possiamo portare in campo qualità, quantità, corsa e grinta. Insomma, tutti insieme possiamo formare un reparto importante. A me, poi, è sempre piaciuto giocare nella coppia centrale a metà campo, come facevo nel Genoa con cui avevamo conquistato la qualificazione in Europa. Qui, poi, è come essere tornato a casa, sento di poter dare molto in campo ma anche fuori, di poter diventare un punto di riferimento nella formazione di un gruppo unito, cosa fondamentale per ottenere buoni risultati».
LAPADULA Subito dopo di lui doveva arrivare in ritiro a Neustift, in Austria, anche Gianluca Lapadula, dal Milan al Genoa per un ulteriore rilancio. Un problema fisico però lo ha stoppato a Genova e solo oggi, dopo una nuova sessione di visite, arriverà una valutazione definitiva sui tempi di recupero dalla fascite plantare. Nessuno, però, ipotizza uno stop al suo acquisto. «Lui ha una grande carica e tanta forza, lotta sempre e non molla mai, è perfetto per il Genoa».