La Gazzetta dello Sport

E’ un Destro da k.o. Il Bologna se la gode

L’attaccante segna a raffica: 7 gol in 2 giorni. Donadoni: «Ha fame ed è più convinto». E c’è pure il Di Francesco show

- Luca Calamai INVIATO A CASTELROTT­O (BZ)

E’tutta un’altra storia. Un anno fa di questi tempi correva da solo a bordo campo. Con una caviglia che lo tormentava. Ora è l’uomo copertina di un Bologna tutto bollicine. Mattia Destro ha iniziato la stagione a suon di gol. Un poker nella gara di esordio contro lo Sciliar e una tripletta ieri contro i dilettanti del Virtus Acquaviva. Sette centri in due giorni. Niente male.

L’UOMO IN PIÙ Ma non è solo una questione di gol. Il centravant­i del Bologna dimostra di saper far reparto da solo allargando­si per favorire gli inseriment­i dei centrocamp­isti (bene Taider e Nagy), accorcian- do per dialogare nello stretto con uno scatenato Falco e, naturalmen­te, riprendend­o il suo posto in mezzo all’area quando è chiamato a finalizzar­e. Ieri ha segnato di testa, di potenza e con un tocco di rapina. Niente di strano. Lui ha qualità oltre che senso del gol. Dopo essersi un po’ perso per strada, adesso Destro si candida a una stagione da protagonis­ta. Giusto nell’anno del Mondiale, con la speranza di mettere in difficoltà il c.t. Ventura al momento delle convocazio­ni. E questo Bologna, che promette di cercare subito la verticaliz­zazione e che mira a sondare sulle corsie esterne, gli garantirà palloni buoni in dosi industrial­i da capitalizz­are nel migliore dei modi. Per ora arrivano i compliment­i del suo allenatore. Roberto Donadoni non lesina gli elogi al «nuovo» Destro: «E’ fondamenta­le il fatto che abbia cominciato la preparazio­ne in gruppo. Si vede che ha tanta fame di calcio, che è più convinto. E’ importante che Mattia abbia trovato subito la via del gol. Per un attaccante anche le reti in amichevole hanno un valore. Tutti i nostri attaccanti, in queste prime due esibizioni, hanno cercato la porta invece di girare larghi e concludere da lontano. Un segnale positivo. L’anno scorso abbiamo avuto problemi in fase conclusiva, dobbiamo diventare più concreti. E Destro sarà una pedina preziosa».

L’ALTRO DI FRANCESCO Un anno fa di questi tempi Federico Di Francesco era tornato dal prestito al Lanciano. Donadoni lo ha fatto crescere con calma durante il periodo di avviciname­nto al campionato. Per poi lanciarlo strada facendo. Dodici mesi dopo il gioiellino del Bologna non è più una speranza, ma una certezza. E che certezza. Si vede dalla personalit­à con la quale sta in campo anche in quello che è poco più di un allenament­o. Donadoni, contro l’Acquaviva, lo propone nel secondo tempo. Di Francesco realizza una tripletta e dialoga con grande facilità con Poli (schierato nell’inconsueta posizione di trequartis­ta) e Verdi. Proposti alle spalle del gigante Petkovic. Il talento rossoblù è ora pronto a compiere l’ultimo salto di qualità.

L’AMICHEVOLE La seconda amichevole dei rossoblù finisce con una pioggia di reti, 17 a 0. Da segnalare un leggero affaticame­nto muscolare per Okwonkwo uscito dopo una quindicina di minuti dopo aver confeziona­to due assist e una serie di interessan­ti accelerazi­oni. Donadoni chiude elogiando Poli: «Nelle due amichevoli l’ho utilizzato da centrocamp­ista centrale e da trequartis­ta. La sua duttilità può diventare un valore aggiunto. Valencia, invece, è ancora un po’ acerbo per un centrocamp­o a due. Ma è giovane. Ha tempo per imparare».

HA INIZIATO LA PREPARAZIO­NE IN GRUPPO: È FONDAMENTA­LE ROBERTO DONADONI ALLENATORE BOLOGNA

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LAPRESSE Mattia Destro, 26 anni, al Bologna dall’estate 2015
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