La Gazzetta dello Sport

I consigli di Toni «Gila come il Pazzo Palermo, per la A basta amarezze»

Dalla promozione con il Verona ai volti nuovi «Tanti allenatori giovani: mi incuriosis­ce Grosso»

- Nicola Binda

L’estate è ancora da calciatore. La Sardegna, il torneo di Bobo Vieri a Cervia, adesso ancora Sardegna. In attesa di una scrivania, che potrebbe essere quella del Modena. Luca Toni intanto s’è messo alle spalle la prima esperienza da dirigente al Verona, con la promozione in Serie A. Come quella che dovrà centrare il Palermo.

Lei con la maglia rosanero ci riuscì nel 2004: 30 gol e Palermo in A. Ricorda?

«Eravamo proprio forti! Ci sentivamo giocatori importanti, Foschi fece uno squadrone. Dopo una partenza con qual- che difficoltà siamo venuti fuori alla grande».

Vissuta l’esperienza di Verona, che è risalito subito dopo la retrocessi­one, cosa deve fare il Palermo?

«Deve tenere un’ossatura con giocatori che hanno fatto la A, perché sono quelli che in B possono fare la differenza, però devono avere la testa giusta. E’ fondamenta­le inoltre lo spirito, i giocatori devono crederci, cancellare le amarezze e recuperare l’entusiasmo, per trasmetter­lo alla piazza».

Visto l’ambiente ostile non sembrano partiti bene...

«E’ una situazione che dura da qualche anno. E’ fondamenta­le avere i tifosi a sostenere la squadra, a maggior ragione in una piazza così».

Lei ha conosciuto bene Zamparini: si staccherà mai dal Palermo?

«Non ho idea di quello che è successo. Però credo che alla fine le sue scelte saranno fatte per il bene della squadra, dopo tanti anni immagino che sia affezionat­o...».

Ha già potuto intuire quali saranno le principali rivali?

«Il Frosinone di sicuro. Era già forte l’anno scorso, e ha perso i playoff in maniera incredibil­e. Adesso ha fatto buoni acquisti, rinforzand­o una squadra che conosce la categoria, è forte e quindi parte in vantaggio rispetto alle avversarie».

Con il Verona sono salite in A due neopromoss­e: come vede quelle nuove?

«La Serie B è più lontana dalla A e più vicina alla C, per questo le neopromoss­e possono stupire. Il Parma sarà protagonis­ta, ma io vedo bene soprattutt­o il Foggia: gioca bene, ha entusiasmo, sono giocatori insieme da tempo. E nel loro stadio sarà dura per tutti».

Il suo amico Inzaghi che dice?

«Sarà carico, come sempre, ma non lo sento da un po’».

Come vede Gilardino alla Cremonese?

«Ha ancora voglia di giocare, viene da una brutta annata ed è giusto che continui, per chiudere bene la carriera. Se la Cremonese lo prende fa un gran colpo, la B può farla con la sigaretta in bocca».

Nella prossima B ci saranno molti allenatori giovani e/o debuttanti al via. Come spiega questa tendenza?

«Un giovane porta entusiasmo. E poi i costi sono minori, un giovane ha meno pretese, anche sui giocatori».

Uno che la incuriosis­ce?

«Fabio Grosso: sono proprio curioso di vederlo, gli mando un “in bocca al lupo” per la prima panchina importante».

Chi sostituirà Pazzini nella classifica marcatori?

«Aspettiamo gli ultimi colpi, è presto... Però se il Gila va a Cremona i gol li fa di sicuro».

Dalla B alla C: è vero che sarà il manager del Modena in caso di cambio di proprietà?

«Sono tifoso, e in quanto tale mi dispiace vederlo in C, dietro a Sassuolo e Carpi. Se ci sarà un progetto serio sono a disposizio­ne, per la mia città non guardo certo la categoria».

LA MIA FAVORITA È IL FROSINONE: ERA GIÀ FORTE E SI È RINFORZATO BENE NEOPROMOSS­E DA SEGUIRE. MI PIACE IL FOGGIA CHE FA UN BEL CALCIO LUCA TONI EX ATTACCANTE

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