DELUSIONE FERRARI Seb: «Situazione non disastrosa, serve lavorare sulle qualifiche»
«Solita sfortuna, ma noi abbiamo inseguito per tutto il weekend»
La battaglia di Silverstone è persa. L’aveva definita così Maurizio Arrivabene mercoledì a Trafalgar square. E dunque, come a tutti gli sconfitti in battaglia, alla Ferrari non resta che pensare alla guerra. Quella di Sebastian Vettel con Lewis Hamilton ora è quasi in parità, con un solo punticino del ferrarista sul britannico. Quella della classifica Costruttori è invece su una posizione molto più difficile, perché la doppietta ha portato le Frecce di Stoccarda a 55 punti di vantaggio. Insomma, in Inghilterra tanto terreno è stato ceduto ai “nemici” , ma, come ha rassicurato lo stesso Vettel: «Non è che dobbiamo essere preoccupati».
SFORTUNA La Mercedes qui andava più forte, non c’è dubbio. Però la disamina deve partire dal doppio colpo quasi simultaneo alle gomme anteriori sinistre. Per il quale tutti e due i piloti di Maranello hanno detto la stessa cosa: «Non abbiamo avuto nessun segnale che stesse succedendo qualcosa». Una bella sfortuna. «La solita sfortuna che ci perseguita da tempo», ha calcato Kimi Raikkonen pensando probabilmente più ai propri precedenti che non a quelli di Seb. Anche se poi lo stesso finlandese si è uniformato al parere del compagno, riconoscendo che è andata ancora bene. Lui per essere comunque riuscito a rientrare in tempo per tornate sul podio da cui mancava da 4 gare. «E anche per me — ha detto Vettel — è stato positivo essere riuscito a prendere almeno qualche punto » . Buono per conservare il primo posto in classifica, acchiappato all’esordio stagionale in Australia e mai mollato.
FRECCE IMPRENDIBILI Detto questo, il ritmo della Frec- ce è stato insostenibile. «Questa gara è stata un allarme — ha ammesso Vettel — ma è anche vero che qui il circuito è favorevole alle loro caratteristiche». Lo si era detto fin dall’inizio che Silverstone sarebbe stata una di quelle piste in cui il passo lunghissimo delle W08 avrebbe garantito vantaggi. «La situazione non è disastrosa. Nella gara precedente sono arrivato a pochi decimi da Bottas. E senza quella sua partenza falsa probabilmente avrei vinto io. Di sicuro dobbiamo lavorare molto, soprattutto sulla qualifica, perché è importante uscire davanti alla prima curva». Sul suo attacco respinto da Max Verstappen al 13° giro, Seb prima ha scansato, poi è entrato nel dettaglio: «Non sono io che devo giudicare. Ma a volte lui è un po’ scomposto, cambia traiettoria in frenata».
RAMMARICO Kimi recrimina più di Seb. Perché, come dice: «Tutto sembrava andare bene, il vantaggio su Bottas era buono». Il 2° posto sembrava cosa fatta. E invece il guaio alla gomma ha rovinato tutto. «Però è vero che qui abbiamo sofferto, non avevo abbastanza velocità per tenere il passo di Hamilton. Lo abbiamo inseguito per tutto il fine settimana, il che dice che dobbiamo recuperare rispetto alle Mercedes. Ma anche che Silverstone era meglio per loro che per noi». QUATTRO TITOLI MONDIALI