La Gazzetta dello Sport

Minisini-Flamini l’oro del sincro dedicato ai migranti

Manila è sposata con l’ex nuotatore Bolognesi e a 33 anni arriva al top: tanti sacrifici e un’intesa perfetta con Minisini, tanto che in ritiro dividono la camera

- A BUDAPEST

Manila è adrenalina pura: «E ora datemi una carbonara! Con Giorgio parliamo sempre sul come farla più buona, quella di mia suocera è la migliore. Dopo un oro me la merito». La Flamini è la più dotata di gambe, e non a caso fa il salto finale nella prova a squadre. La più sveglia, e non a caso fa la capitana di lungo corso. La partner tecnica di Minisini s’è presa la rivincita di una carriera piena di settimi posti: a 33 anni – dopo quest’oro delle meraviglie – può anche cominciare a fare progetti di maternità con l’ex nuotatore Marco Bolognesi, poliziotto come lei e Boy Giorgio, che ora le regalerà una vacanza esotica. E’ «solo» nata a Velletri, ma non le piace che la chiamino la velletrana anche se ha molti parenti, i più importanti dei quali presenti al Varoliget Park, compresa l’82enne nonna Fernanda, che c’era pure a Rio. Ai Giochi però non c’era Boy Giorgio e non è la stessa cosa, ormai per lei: tra i due l’intesa profession­ale si sincronizz­a persino da compagni di stanza.

CUCCIOLO La Flamini racconta: «S’arrabbia quando lo chiamo piccolo cucciolo d’uomo... in verità devo solo ringraziar­lo perché mi ha fatto vincere in questi ultimi 3 anni. Le altre coppie non avevano quel feeling mostrato da noi: abbiamo emozionato. Io ho sempre nuotato con la squadra e con ogni compagna ho creato un feeling ma quello creato con Giorgio è diverso. Non mi sento responsabi­le di ciò che fa lui, mi fido: anche solo con uno sguardo o

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