La Gazzetta dello Sport

Kalinic e la Viola Segnali di pace Arriva a Moena?

Ultimatum del club, il croato riflette Pioli: «Contento di averlo, se motivato»

- Luca Calamai INVIATO A MOENA (TN)

La pazienza è finita. Nikola Kalinic ieri doveva ripresenta­rsi nel ritiro della Fiorentina a Moena. Il centravant­i croato però vorrebbe chiudere la sua avventura in maglia viola e quindi è rimasto in Croazia. La Fiorentina ha risposto con questo comunicato: «Abbiamo concesso altre 48 ore a Kalinic per dargli modo di risolvere in via definitiva la sua situazione familiare. La società fa presente che pur sensibile ai disagi dei propri tesserati valuterà quanto necessario per la tutela degli interessi del club e della squadra». Tradotto: o Kalinic tornerà subito a disposizio­ne di Pioli o inizierà la guerra. Nikola in queste ore rifletterà e ieri si è capito: potrebbe fare un passo indietro aggregando­si ai compagni domani. Kalinic infatti sa che il Milan lavora su quattro tavoli contempora­neamente e non lo considera una priorità. Almeno per il momento.

CHOLITO Il problema è che il croato non ha fretta perché il Milan, il club in cui lui vuole andare, non ha fretta. Un giochino che la Fiorentina non è più disposta a tollerare. Ancora 48 ore, poi scatterann­o multe a raffica. Non solo, se Kalinic non farà un passo indietro Corvino chiuderà subito l’operazione Simeone. Anche se, tra richiesta e offerta, ballano cinque-sei milioni. Pioli di sicuro ha bisogno di avere al più presto il suo centravant­i titolare e in bilico c’è anche la posizione di Babacar. Corvino vorrebbe tenerlo ma «Baba» vuole avere della garanzie sul suo utilizzo. Insomma, vuole la certezza di partire titolare.

PIOLI SU BABA A proposito, il tecnico Stefano Pioli a SportMedia­set è intervenut­o proprio sul capitolo attaccanti: «Kalinic? Non l’ho visto deconcentr­ato. Ha lavorato con impegno poi ha avuto un problema. Vedremo come evolverà la situazione. Voglio allenare giocatori che vogliono ripartire con questo percorso. Se Kalinic ne farà parte sarò contento, altrimenti ci saranno altre situazioni. Babacar? Dipende tutto da lui. Da parte mia ci sono stima e fiducia ma non sarà l’unico centravant­i della rosa. Mi piace che ci sia competizio­ne». Se dovesse partire anche Babacar, il suo posto potrebbe essere preso da Nestorovsk­i, una delle poche buone notizie nel Palermo dell’ultimo campionato. La cosa certa è che per il momento la maglia numero 9 viola non ha ancora un padrone.

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ANSA Nikola Kalinic, 29 anni

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