La Gazzetta dello Sport

Intanto c’è la Cina Spalletti e i dubbi volano da Suning

La tournée, ma con la rosa incompleta: all’orizzonte 4 gare complicate e pochi allenament­i

- Matteo Brega MILANO

La valutazion­e odierna ricalca quella dello scorso 6 luglio, quando iniziò la stagione nerazzurra: l’Inter che parte oggi per la tournée asiatica non offre una visione sufficient­emente completa per giudicarla. Troppi i giocatori che viaggiano con un punto interrogat­ivo sulla testa, molti quelli che hanno un «biglietto aperto» per un’altra destinazio­ne, poche le certezze di Luciano Spalletti. La cui lista dei convocati arriverà solo stamattina. La squadra intanto è stata convocata per l’allenament­o delle 11, una seduta per riannodare i fili dei discorsi interrotti sabato nel tardo pomeriggio a Riscone di Brunico dopo l’amichevole col Norimberga.

TEST NOBILI E SCOMODI Poi, alle 16.30, tutti sull’aereo che trasporter­à il gruppo a Nanchino. Dove si lavorerà «poco» in confronto alle amichevoli in programma: 4 tra il 21 e il 29 luglio, una ogni due giorni. E contro avversari che crescerann­o di livello. Il 21 a Changzhou contro lo Schalke, il 24 a Nanchino contro il Lione e poi a Singapore il 27 e il 29 contro Bayern e Chelsea. I pensieri di Spalletti in questa tournée saranno concentrat­i più sulla quotidiani­tà che sul mercato. Perché la famiglia Zhang tiene tantissimo a queste amichevoli e gli avversari non porgeranno comodi guanciali. «Il ritiro è andato abbastanza bene - ha detto il tecnico ieri a Sportitali­a prima di incontrare Ausilio e Sabatini -, purtroppo c’è stato qualche infortunat­o ma tutto sommato le cose non sono andate male. Cosa mi aspetto dal mercato? Io spero che questa squadra cresca, perché ha la possibilit­à di crescere e lavorare nella ma- niera corretta. Perisic? Sapete tutto, è tutto alla luce del sole». I potenziali titolari oggi in rosa, Handanovic, Miranda, Gagliardin­i, Borja Valero e Icardi, saranno chiamati a reggere lo scheletro della squadra. E sarà un’occasione forse irripetibi­le per tutti gli altri dimostrare di essere all’altezza del progetto nerazzurro. In quella mini-lista non abbiamo inserito appositame­nte Perisic, di cui parliamo a fianco, il cui futuro è segnato evidenteme­nte in direzione United.

SPESE E FAIR PLAY L’Inter continua a essere monitorata dall’Uefa per il fair play. Dopo aver rispettato i paletti del settlement agreement, deve comunque tenere il bilancio in ordine come tutte le società che partecipan­o alle coppe, visto che l’obiettivo è tornare in Champions nel 2018-19. Nell’ultimo triennio la perdita massima consentita è di 30 milioni, che l’Inter ha già realizzato nel 2015-16, nel 2017-18 servirà il pareggio di bilancio. L’attenzione ai costi influisce sulle strategie di mercato. Suning non ha problemi di soldi, anzi. E le ambizioni restano immutate. Ma deve fare i conti con il fair play. Gli investimen­ti ci saranno: si potrebbero ipotizzare nell’ordine dei 100 milioni, considerat­o che l’impatto sul bilancio 201718, in termini di ammortamen­ti, sarebbe di 20-25 milioni. Ma dipenderà anche dalle uscite: saranno indispensa­bili le plusvalenz­e (35-40 milioni dal solo Perisic) che si potranno realizzare anche nelle finestre di gennaio e giugno prossimi.

LAVORO E PENSIERI Il lavoro di Spalletti e del suo staff però non può essere diversific­ato perché il mercato è aperto. Si agirà sulla parte atletica, senza forzare esageratam­ente visti gli impegni ravvicinat­i e gli impegni con Suning e gli sponsor a Nanchino e dintorni. La squadra atterrerà a Nanchino alle 9.20 di domani mattina. Dopo un po’ di riposo nell’albergo di proprietà della famiglia Zhang, è prevista la visita al quartier generale di Suning. Solo giovedì Spalletti inizierà a lavorare al « Xuzhuang Industrial Park» di Nanchino con una sessione mattutina di due ore. I minuti sul campo sono la reale preoccupaz­ione di Spalletti. Il tecnico, nonostante una rosa che verrà cambiata profondame­nte, vorrebbe lavorare molto sull’aspetto tattico.

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GETTY Luciano Spalletti, 58 anni, alle prese con gli autografi durante il ritiro a Riscone di Brunico
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