La Gazzetta dello Sport

Birsa, i 10, la A «Berna è il top Occhio a Ljajic Il mio Chievo? Gruppo vero»

Il fantasista fa le pagelle ai colleghi «Calhanoglu al Milan farà la differenza Io sono pronto per una grande stagione»

- Luca Calamai INVIATO A BRENTONICO (TN)

I«numeri 10» al potere. Valter Birsa è uno dei soci di questo club esclusivo. Il fantasista sloveno ha sposato il progetto Chievo. Convinto che un’altra stagione con Maran possa essere utile a completare il suo processo di crescita. «La nostra sfida è conquistar­e un’altra salvezza. Spero di dare un contributo importante». Da ex milanista Birsa segue con attenzione il travolgent­e mercato della vecchia squadra. « Con tutti questi colpi i rossoneri possono lottare davvero per lo scudetto».

L’arrivo di Bonucci ha destato sensazione.

«Vero. Ma resto convinto che a fare la differenza sarà Calhanoglu. Calcia le punizioni in maniera fantastica, VALTER BIRSA CENTROCAMP­ISTA CHIEVO

ha personalit­à. Insomma, è un vero 10. Il Milan ritrova un’altra stella come lo sono stati in passato Kakà e Ronaldinho».

Un altro giocatore che le piace è Hamsik.

«Non è solo un fantasista. E’ un centrocamp­ista totale. Ha corsa, fa gol, serve assist. E’ lui il trascinato­re del Napoli. Tra l’altro ogni anno continua a migliorare. E’ un grande».

La Juve sta cercando un 10.

«Potrebbe diventarlo Bernardesc­hi. Negli ultimi due anni questo talento ha fatto un grande salto di qualità. Ha i colpi del trequartis­ta. E sta cominciand­o anche a segnare con continuità. C’è un altro italiano che mi piace».

A chi si riferisce?

«A Berardi. Ha qualità vere. Probabilme­nte deve ancora completare un suo percorso tattico. Nel Sassuolo mi sembra che faccia quasi la seconda punta. Ma, anche partendo da una posizione più larga, lui è un potenziale numero 10. Può diventare uno dei protagonis­ti del prossimo campionato».

Nella passata stagione l’Inter ha puntato su Joao Mario.

«Il portoghese ha pagato le difficoltà tattiche che ha avuto nell’ultimo campionato la squadra. Il fantasista si esalta quando i meccanismi funzionano e il pallone arriva nei tempi giusti. Non a caso, Joao Mario ha incantato tutti nel Portogallo di Cristiano Ronaldo che ha conquistat­o l’Europeo».

Spalletti ha inventato trequartis­ta Nainggolan.

«Un’ottima idea. Il belga è formidabil­e nel recuperare palloni in una zona importante del campo. Inoltre ha un tiro micidiale dalla distanza».

Milinkovic-Savic in che «categoria» lo inseriamo?

«Non è un classico dieci. Lui è una mezzala che ama attaccare da dietro. Ha potenza e qualità, tempi giusti di inseriment­o. Vedremo come crescerà dal punto di vista tattico. Con Milinkovic da una parte e Parolo dall’altra la Lazio ha due interni di centrocamp­o molto forti. Anche in zona gol».

Un altro 10 che merita una riflession­e?

«Ljajic ha tutti i colpi del trequartis­ta. Può diventare uno dei trascinato­ri del Torino. Quando è in giornata di vena gli riesce tutto facile».

Guardando oltre il nostro campionato chi sono i grandi trequartis­ti?

«Partirei da Messi. Ma lui è un 10 e anche qualcos’altro. Lui è un campione totale. Mi piace Reus del Borussia e guardando al futuro c’è un vero fenomeno che si chiama Asensio del Real. Ha potenziali­tà incredibil­i».

La sfida di Birsa?

«Fare una stagione di alto livello. Ma non chiedetemi quanti gol spero di segnare: non lo direi neppure sotto tortura. Fare promesse è sbagliato. Il mister come al solito sta creando un gruppo forte. E’ il segreto del Chievo. E con queste armi che vogliamo restare ancora in A».

LA NOSTRA SFIDA È CONQUISTAR­E UN’ALTRA SALVEZZA

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IPP Valter Birsa, 30 anni, mentre si allena tra Hetemay e Cesar

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