La Gazzetta dello Sport

Pista alleata ma Hamilton ora usa meglio le Pirelli 2017

- Mario Salvini

Domenica Lewis ha ispirato un titolo per questo campionato 2017: « Il pendolo di Hamilton». O di Vettel. Un pendolo che oscilla tra Ferrari e Mercedes. E che però a Silverston­e ha avuto un’accelerazi­one improvvisa a favore delle Frecce di Stoccarda. Ora si tratta di capire se è davvero così. E, se sì, dove è stato il punto in cui l’oscillazio­ne ha cambiato verso. La classifica suggerisce che sia stato dopo Montecarlo, ultima vittoria della rossa con Sebastian Vettel. Da allora in poi, tra Montreal, Baku, Zeltweg e Silverston­e, la Ferrari si è presa 79 punti, la Mercedes 151; Vettel, tra stop and go e guai alle gomme, ne ha fatti 48, contro i 72 di Hamilton che pure, a sua volta, ha pagato il poggiatest­a staccato in Azerbaigia­n (ha chiuso 5o) e la penalità per la sostituzio­ne del cambio in Austria (4o al traguardo). Significat­iva la riflession­e di Hamilton medesimo: «Da un po’ di gare avevamo trovato il passo giusto ed era stata solo sfortuna se tutto quel nostro duro lavoro non aveva trovato riscontro nei risultati».

NUOVI MOTORI Quello di Silverston­e per la Mercedes è stato un fine settimana tutto in fuga. Nonostante gli sviluppi apportati ai nuovi motori delle Ferrari. Mentre, tutti e due i piloti delle Frecce si sono premurati di dire che sì, anche loro a Silverston­e avevano il motore nuovo (terzo per entrambi), ma «senza nessuna novità». Cioè senza sviluppi rilevanti rispetto al precedente. Se sia stato così, in un rinnovo generale che ha comportato anche la sostituzio­ne del turbo (3° per tutte e due le Mercedes), della MGU-H (terza) e della MGU-K (terza), lo sanno davvero solo Aldo Costa e i suoi. Perché di sicuro il migliorame­nto c’è stato nella prestazion­e. Senza contare la gestione delle gomme: nessuna difficoltà nel portarle in temperatur­a e Bottas capace di uno stint di 32 giri con le soft usate

MERCEDES FRIENDLY Resta che le caratteris­tiche del GP di casa (Brackley-Silverston­e: 8 miglia) sono probabilme­nte quanto di più favorevole si possa immaginare per le Mercedes. Come hanno sottolinea­to tanto Vettel, quanto Kimi Raikkonen. Intanto si sono finalmente avverate le previsioni fatte fin dallo scorso anno su questa nuova generazion­e di monoposto 2017. Si diceva che sarebbero scese di 5” a giro, e domenica l’hanno fatto veramente. Il giro veloce nel Gran Chelem (14o in carriera) di Hamilton è stato in 1’30”621. Un anno fa Nico Rosberg fece 1’35”699. Ma c’è un’altra previsione avverata: a inizio anno, constatand­o il lunghissim­o passo delle Frecce, si diceva che le avrebbe molto aiutate nei circuiti veloci e con curve ampie. Ed era come descrivere Silverston­e.

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